Regia Gilberto Martínez Solares, Rafael Portillo
Cast Lon Chaney Jr., Yerye Beirute, George Mitchell
Se sentite improvvisamente fame e
vi viene voglia di un bel minestrone weirdo, cercate la ricetta in questo
apocalittico B movie firmato da due latinoamericani, i sedicenti Gilberto
Martínez Solares e Rafael Portillo autori di questo superclassico monster movie
in bianco e nero dai toni assolutamente deliranti.
Si parte con un gruppo di
scienziati che ipnotizzano Ann Taylor (Rosa Arenas) la quale scopre di essere
la reincarnazione di una giovane atzeca sacrificata ull'altare. Detto e fatto
la donna e gli studiosi vanno nella piramide messicana dove è avvenuto il
misfatto e ci trovano non una ma bensì due
mummie, una "vivente" e l'altra con le fattezze di un uomo
moderno (quelle del mitico Lon Chaney Jr. qui in evidente stato di astinenza da
uomo lupo alimentare).
Sarà proprio quest'ultima a venire trafugata da tre
scienziati, i quali, nella migliore tradizione del Dr. Frankenstein, riportano
alla vita il corpo tra tuoni, fulmini e strani macchinari che fischiano
accompagnati da un sottofondo musicale alla Forbidden Planet. Ma il nostro uomo
non è Frankenstein, nè una mummia vivente, infatti altri non è che un
licantropo in vecchio stile ma con l'aggiunta della goffaggine dell'età che
avanza e che piega, grottescamente, il pover Lon (di cui ricordiamo, se c'è ne
fosse bisogno, il suo fondamentale apporto all'horror con il film The Wolf Man
).
Insomma il nostro eroe ci fa la figura del demente in questo film, con tanto
di panzetta e trucco che lo fa sembrare un orsetto paffutello emanante dosi
eccessive di tenerezza naif. In breve entra di nuovo in scena la mummia atzeca
vivente ma viene subito seccata da un'automobile. Al povero lupo invece
toccherà una sorte più avversa, dopo aver terrorizzato un palazzo salendo come
King Kong al terzo piano che viene fatto assomigliare al 15mo dell'Empire State
Buildig, finirà bastonato con una torcia dall'unico scienziato, sopravvissuto
egli stesso a questo grottesco, imperdibile assemblamento di fotogrammi che una
volta assomigliava al cinema.
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