Regia Andreas Schnaas
Cast Andreas Schnaas, Gabi Bäzner, Wolfgang Hinz
Esiste, da parte dell'essere umano.
la necessità biologica oltrechè psicologica, di mettersi sempre in discussione
attraverso una serie di prove che consentano di temprarsi, di acquisire
sicurezza e fiducia in sè stessi. Una di queste prove, a mio avviso, potrebbe
essere la visione di questo pesantissimo, confuso pasticciaccio brutto del
regista amatoriale tedesco Andreas Schnaas, diventato inspiegabilmente oggetto
di culto tra gli appassionati horror per l'uso eccessivo del gore in un
canovaccio confuso quanto praticamente inesistente. C'è un certo Karl The
Butcher (interpertato dallo stesso regista) che passa tutto il tempo a
squartare, sbuzzare e affettare gente lungo un percorso di fuga
dall'autoambulanza che lo stava portando al manicomio. Attraverso alcuni
flashback apprendiamo che il giovane Kurt è stato visitato nientemeno che da un
demonio linguaccione ed a seguito del fortuito incontro il nostro eroe ha preso
in mano una mannaia cominciando il suo massacro, ovviamente dai familiari. Il
film è stato girato con una telecamera VHS-C utilizzando abbondantemente
l'effetto strobo che alla lunga diventa una vera e propria prova di forza per i
nostri occhietti mentre l'eccessiva lunghezza di certe scene rappresenta un
perfetto narcotico per le nostre notti insonni. Arrivare alla fine di questo
film è una vera e propria impresa, una di quelle che poi ti fanno dire:
"Se ho sopportato questo posso sopportare tutto".
Schnaas cerca poi di propinarci
un certo surrealismo simbologico religioso con Kurt che entra letteralmente
nella pancia di Gesù Cristo inchiodato alla croce per poi finire in una buca a
partorire il suo degno successore.
Certo tra questo ed il suo
contemporaneo Bad Taste di Peter Jackson c'è un abisso infinito a livello
qualitativo, Violent Shit non è assolutamente capace di mantenere viva
l'attenzione dello spettatore manco per sbaglio, gli effetti gore sono
dozzinali e insipidi, ma più di tutto infastidisce il modo in cui vengono
ostentati dal regista, con il desiderio di scioccare a tutti i costi senza
averne le potenzialità.
Dopo il primo schizzo di sangue
già si sbadiglia e si sa subito come andrà avanti il film, sicuramente i due
seguiti Violent Shit II e Violent Shit 3
- Infantry of Doom saranno stati più
curati, ma quello che veramente ci si chiede è "che tipo di piacere si
possa ricavare da questi film?"...a questo quesito io ho trovato una
risposta: utilizzateli come prova di forza e di volontà, mettetevi in
discussione, organizzate delle gare coi vostri amici a chi si addormenta prima.
Dopotutto noi amanti del Trash non buttiamo via niente!
Ho provato a guardarlo qualche anno fa, ma onestamente non ce l'ho fatta. Film inutile.
RispondiEliminaQuesto non l'ho mai visto ma sono curioso di vedere il remake di Pastore.
RispondiEliminaCompletamente d'accordo con l'articolo. Ho iniziato a vederlo innumerevoli volte senza riuscire mai a proseguire nella visione. Mi dispiace: io ho fallito. Ma poi mi chiedo: nella clip, il killer dove prende la corrente per la motosega, in mezzo ai boschi? Ma possibile che si reputa un cult un tale scempio di montaggio. Scrivere che è fatto con i piedi è un complimento!
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