Regia John Moffitt
Cast Michael Parks, Harold J. Stone, Meredith MacRae
Tutti siamo più o meno
consapevoli del valore storico e artistico rappresentato da quel mitico
happening di tre giorni che si svolse a Woodstock nel lontano 1969, pochi
invece sono consapevoli dell'esistenza di questo assurdo Tv movie prodotto da
Dick Clark, storico personaggio radiotelevisivo americano. Eppure esiste ed ha
una trama che supera di poco la sua realizzazione, in quanto a livelli estremi
di weirdo. Pochi fotogrammi della 3 days of love and peace (si sentono giusto
un paio di note della chitarra di Santana) introducono il film che è ambientato
subito dopo il festival, quando i terreni sono pieni di cartacce e altra
immondizia varia, ma, sopratutto, c'è un palco da smontare. Ovviamente i
contadini di zona non hanno gradito la manifestazione e in particolare uno, che
nottetempo sale sul palco e comincia a sfasciarlo urlando in continuazione
"Freaks!!".
Il poveretto viene letteralmente fulminato dalla corrente
elettrica del palco e si ritrova nel suo letto completamente bendato. A questo
punto interviene l'assurdo, l'enorme accumulo di elettricità lo trasforma in un
lupo mannaro con tanto di cresta leonina e pelazzi che fuoriescono da braccia e
gambe. Però attenzione! Attenzione! Non è tutto così assurdo come sembra, anzi
nella pellicola ci provano pure a dare una spiegazione all'inspiegabile
trasformazione (Si, vabbè, una maschera di gomma, peraltro bruttarella, e
via!): in pratica l'accumulo di ioni elettrici mescolato con l'energia negativa
sprigionata dal contadino mentre sfasciava tutto, hanno generato la mutazione.
Proseguendo nella visione, osserviamo la bestia mentre accoppa il cagnolino di
una ragazza hippie che girovaga in zona con una band probabilmente in ritardo
sulla tabella di marcia del festival, e dopo aver aggredito alcuni poliziotti,
se ne torna a letto bendato come prima. Così anche per le notti successive il
licantropo esce dalla stanza e rapisce la ragazza, la quale, dopo i primi
momenti di terrore si intenerisce e arriva a medicare le ferite del lupo.
Alla
fine vedremo il licantropo che viene
attirato in trappola facendo suonare la Band sul palco (a quanto pare i lupi
mannari odiano il rock), accortosi del tranello il lupo non trova nulla di
meglio che saltare su una dune buggy e guidarla fino raggiungere una centrale
elettrica dove verrà accoppato da un cacciatore. In cotanta fregnaccia,
troviamo uno degli attori più amati da Quentin Tarantino, ovvero Michael Parks
ma per il resto c'è da ringraziare il prolifico regista televisivo John Moffitt
di non averla tirata tanto alla lunga ed averci dato un taglio a questa
imbarazzante commedia degli orrori dopo poco più di un'oretta d'agonia.
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