Regia Jed Johnson
Cast Cyrinda Foxe, Matthew Anton, Cathy Roskam
Conosciuto anche come Andy
Warhol's Bad, questo film patrocinato dal grande artista pop si rivela una
Black comedy a tinte forti che ironizza sulla quotidianità urbana newyorchese
ma sopratutto sulla middle class americana degli anni '70. Resta una delle
poche opere realizzate dallo sfortunato Jed Johnson, boyfriend di Andy Warhol
deceduto in un disastro aereo nel 1996. La trama vede Carroll Baker cimentarsi
in una doppia vita alquanto insolita, di giorno fa l'estetista che rimuove peli
dal naso e imperfezioni cutanee mentre la sera organizza una vera e propria
agenzia di omicidi specializzata nell'eliminazione fisica di persone e animali
sgraditi come cani rumorosi, bambini autistici e altro.
Già dalle prime scene
capiamo subito che il buon gusto è stato lasciato al di fuori delle
inquadrature, con una splendida bionda (Cyrinda Foxe) che ottura il cesso di un
bar con la carta igienica, di seguito entra in scena L.T. (Perry King) un
aitante sfaccendato che mangia di continuo e si dedica alla televisione mentre
la figlia disastrata della padrona di
casa (una divertentissima e grottesca Susan Tyrrell) passa il tempo a cambiare
il pannolino al figlioletto e bere coca cola. C'è poi un cameo di cosa nostra
con una Stefania Casini che ammazza un meccanico schiacciandolo sotto al ponte
ed alterna il suo linguaggio italoamericano con frasi tipo "Sei una
Bastarda!" (in italiano nei dialoghi). Insomma Bad non è solo il titolo
del film, è un pò il tutto, nessuno ne esce pulito, forse L.T. che si rifiuta,
al suo primo incarico, di uccidere un bambino down (su commissione della stessa
madre) ma è poca roba di fronte alla grottesca scena in cui una donna getta il
suo neonato dai piani alti di un palazzo mandando il corpicino a sfracellarsi
nel selciato con grandi spruzzate di sangue sui passanti ( con gran dovizia di
splatter e un cane che lecca la pozza di liquido rosso).
La sensazione diffusa
così come il messaggio lanciato è fin troppo esplicito, il mondo è marcio e le
città sono lo zenith della putrefazione generale. Vero e proprio titolo di culto, questo film è
rimasto inedito in Italia e visti gli argomenti e certe scene ancor oggi
disturbanti, dubito che arrivi mai nei nostri schermi, peccato perchè fra tutti
i titoli prodotti dal re della pop art questo è sicuramente il più fruibile, il
cast fa uno splendido lavoro interpretativo e certe macchiette sono
assolutamente irresistibili (una fra tutte la cicciona Brigid Berlin che vuole
a tutti i costi la morte del cane) e
resta comunque un crudele ma sincero affresco di un'epoca degradata e piena di
paradossi ma che tanto ci ha regalato dal punto di vista artistico e umano.
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