(Id. 1972)
Regia
Herschell Gordon Lewis
Cast
Frank Kress,
Amy Farrell,
Hedda Lubin
Quando un artista diventa tale
che il suo stile risulti riconoscibile tutto il resto passa in secondo piano,
anche la poca competenza nell'uso dei mezzi cinematografici.Questo il caso di
Herschell Gordon Lewis, unanimamente considerato il padre del cinema gore, qui
nel suo cosidetto canto del cigno, nonchè ultimo titolo diretto prima del suo
ritiro dalle scene nel 1972, ritiro durato trent'anni, ovvero fino al 2002 in
cui diresse il seguito del suo titolo più celebre "Blood Feast 2: All U
Can Eat ".
The Gore Gore Girls, rappresenta
la summa di un autore che ha sempre privilegiato l'aspetto economico rispetto a
quello artistico di un film, paradossalmente fu proprio questo suo
atteggiamento a trasformarlo in qualcosa di simile ad un artista, sostituendo
però il pennello con le interiora comprate al macellaio. L'intento di questo
suo ultimo thriller è però tutt'altro che autoreferenziale, anzi, sembra quasi
che in The Gore Gore Girls, Lewis tenda a prendersi in giro, l'impatto iniziale
è alquanto violento con l'assassino che fracassa la testa di una donna contro
lo specchio, poi però l'entrata in scena del protagonista, l'aristocratico
investigatore Abraham Gentry mette tutto sul piano dell'assurdità in quanto
viene pagato 25.000 dollari dal quotidiano "The Globe" per risolvere
il caso del killer delle spogliarelliste.
Insieme alla reporter Nancy,
l'investigatore inizia a girare per lo strip club dove è stata uccisa la prima
vittima. Lewis dirige il prototipo dello slasher e, per l'occasione sfodera la
sua fantasia gore più perversa nei confronti delle povere ragazze, che quasi
sempre si presentano a seno nudo. Ecco quindi che una si becca una martellata
sul cranio mentre fa il palloncino con la chewing gum che si riempie di sangue
(sequenza memorabile giustamente passata alla storia del cinema di genere),
un'altra a cui taglia i capezzoli da dove fuoriesce una sorta di caffelatte con
cui l'assassino fa allegramente un brindisi, un'altra che viene sculacciata con
un batticarne fino a trasformarle le chiappe in poltiglia, insomma un
campionario di efferatezze dove l'artista Lewis si compiace divertito di
pastrugnare nella carne e schiacciare occhi bovini con le dita costruendo vere
e proprie sculture gore.Peccato che il padrino del gore sia più attento alla
macelleria che alle inquadrature e che alcune sequenze diventino talmente
statiche da rasentare la noia, in ogni caso il divertimemto è garantito se non
altro dalle buffe interpretazioni di Frank Kress e Amy Farrell, coppia
improbabile ma simpatica, e da tutta una serie di bizzarri personaggi che
condiscono la trama tra cui un reduce del vietnam che si diverte a sfondare a
pugni zucchine e pomodori, una cameriera irascibile e l'insolita irruzione di
un gruppo di femministe che trasformano lo spogliarello in una rissa stile
western. A questo punto attendiamo frementi l'ultima opera del maestro, quel
"The Uh-oh Show " che si preannuncia come una vera e propria valanga
di interiora e sangue.
Ci mancherai tanto Hershell, ma la tua opera di sangue resterà con noi, per sempre! R.I.P.
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