lunedì 28 ottobre 2019

THE RAGE

(2007)

Regia: Robert Kurzman

Cast: Andrew Divoff, Erin Brown, Ryan Hooks

Genere: Horror, Splatter

Parla di “Scienziato russo infetta con siero della rabbia stormo di avvoltoi che si trasformano in creature mostruose

Quella di Robert Kurzman è decisamente una carriera singolare, la si potrebbe riassumere con il detto  "dalle stelle alle stalle" ma forse sarebbe più appropriato citare uno dei film in cui ha lavorato, ovvero From Dusk ‘Till Dawn (It. Dal Tramonto all'alba). Il nostro eroe, esperto di make-up ed effetti speciali, faceva infatti parte della cricca della K.N.B. EFX Group insieme a Gregory Nicotero e Howard Berger con il quale ha praticamente segnato tutto il cinema horror americano della seconda metà degli anni ottanta fino a raggiungere la nomination per gli Oscar con The Chronicles of Narnia: The Lion, the Witch and the Wardrobe  (It. Le Cronache di Narnia -Il leone - La strega - L'armadio). Ebbene nel 2002 il buon Kurzman decide insieme alla moglie di mettersi in proprio e fonda la Precint 13 Entertainment con la quale produce e dirige nel 2007 questo The Rage. Ora, guardando il primo film di questa sfigatissima casa di produzione, viene da pensare con tristezza a quanto si può cadere in basso alle volte. 

Intendiamoci, il film non è così terribile, ma la confezione, unita a alla rozzeria degli effetti speciali, è veramente imbarazzante. Il film inizia con un laboratorio nascosto nei boschi dove un mad doctor russo di nome Viktor Vasilienko (Andrew Divoff) esplora i confini del cervello umano scoperchiando scatole craniche e sperimentando il siero della rabbia nel ridicolo tentativo di trovare una cura per il cancro. Nel marasma di budella e sangue viene morso da una delle sue cavie che riesce a fuggire e durante un rave party, fa a pezzi una coppietta appartata in auto. Il mattino dopo il mostro tutto bubbe e incazzatura cade a terra morto, ma non finisce qui perchè un gruppo di avvoltoi realizzati con una CGI cagnesca (ma poi gli avvoltoi nei boschi? Mah!) pasteggia con le carni infette e diventano anch'essi delle bestiacce rabbiose e contagiose. Ne fa le spese uno zio pescatore che, morso da uno degli uccellacci, diventa anche lui tutto bubbe e sangue e fa a pezzi il nipotino a bastonate. Ma i protagonisti veri del film, sono un gruppo di ragazzetti idioti che scorrazzano con un camper di ritorno dal rave party, i quali dopo aver investito lo zio mostro devono affrontare i pennuti che spuntano dai finestrini dell'automezzo e vomitano in faccia al guidatore. 

Nel tentativo di fuga, i sopravvissuti, manco a dirlo, finisco proprio nel laboratorio di Vasilienko e qui saranno proprio cazzi amari. Nonostante la storia proceda speditamente e l'abbondanza di Gore crei una situazione di grande intrattenimento, l'uso mixato di make-up e effetti computerizzati rende il film straniante, perché, se da un lato non si può non ammirare la bravura di Kurzman nel creare protesi e maschere grondanti di mostruosità sanguinolenta, dall'altro si rimane disgustati dalla bruttezza dei pennuti e da certe spruzzate di sangue digitale miste a varie esplosioni digitali malamente amalgamate alla sequenza. La trama e i dialoghi profumano di genuino Trash con reminescenze del grande periodo anni ottanta quando Kurzman curava opere come Night of the Creeps (It. Dimensione Terrore), Evil Dead II (It. La Casa 2) o Army of Darkness (It. L'armata delle tenebre). Sugli attori è meglio sorvolare vista la cagneria generale, rimane comunque un divertente trashone che si guarda con piacere ed ha comunque il non disprezzabile merito di non prendersi troppo sul serio.   

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