giovedì 26 novembre 2015

ZOMBIECHRIST

(Id. 2010)
Regia
Cast , ,  


Giustamente sconosciuto in Italia, il regista metallaro indie Bill Zebub ha firmato roba imbarazzante anche per i trash- lovers più scafati, con titoli come "Jesus Christ serial rapist","Jesus, the daughter of god", "The worst  horror movie ever made" e questo "ZombieChrist" dove ci propina tutti gli ingredienti tipici delle sue produzioni, ovvero una massa di figone sempre nude, sesso esplicito a pochi passi dal porno, messe in scena e recitazione amatoriali, effetti e trame ridicole. Certo, se si cerca un po di nudità gratuita i titoli di testa fanno ben sperare con tante donnine in meditazione, vagine rasate e tatuate, chiappe e tette che danzano goffamente nei boschi con sottofondo di musica satanica e pomposa. Tutto bene non fosse per la durata sfiancante dei suddetti titoli, che solo già questa mette a dura prova lo spettatore più volenteroso. 

Poi appare il protagonista del film, il Cristo zombificato e risvegliato dai druidi per cercare la reincarnazione di Maria e nel frattempo si succhia un po di anime qua e là (con effetto realizzato seguendo pedissequamente i tutorial di Videocopilot.net). Tanto per renderci subito conto di quale capolavoro abbiamo davanti, basti pensare che il Cristo è uno scheletro di quelli buoni per le lezioni di anatomia (con tanto di fili e corde per muoverlo) sporcato con una vernice marrone, una corona di spine sulla testa, e voce pitchata in negativo tanto per renderla più demoniaca. Il mostruoso messia si diverte poi a infilare le dita scheletriche nel sedere di una donzella nuda e a stuprare una suora con una coscia di pollo posizionata lì dove una volta c'era qualcosa. Quest'ultima scena potrebbe raggiungere il fondo per quanto riguarda il cattivo gusto ma quando credi di aver visto veramente il peggio ecco che il buon Zebub ci piazza una fellatio dello scheletro ai danni di un prete ciccione con un fallo visibilmente finto. 

Per il resto il film procede verso l'inguardabilità a robuste dosi di recitazione inesistente, dialoghi lunghissimi e inutili, scene goffe e lente, girate con la telecamerina delle vacanze sempre negli stessi ambienti squallidi (almeno quella delle vacanze ci fa vedere posti belli ogni tanto!), musica assordante e totalmente disancorata da quello che succede nello schermo (quando succede qualcosa, ovvio) e una passerella delirante di donne nude crocifisse che perlomeno regala qualche momento di allegria in questa tristissima farsa senza ne capo ne coda.

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