mercoledì 9 dicembre 2015

GRIZZLY, L'ORSO CHE UCCIDE

(Grizzly, 1976)
Regia
Cast , ,  


Per la serie "i mostri più ridicoli di sempre"!!  Negli anni 70, sulla scia del successo di Jaws, comparvero tutta una serie di improbabili aggressioni all'uomo da parte dei più feroci predatori in natura. Ovviamente, dopo i Piranha, i ragni ed i serpenti, non poteva mancare una delle icone della fauna americana: l'orso ed in particolare quello più grosso: il grizzly. Ma l' 'eroe plantigrado del film è dotato di un'intelligenza fuori dal comune ed una ferocia senza limiti. 

Le scene degli agguati del mostro, ripresi in soggettiva nel bel mezzo dei boschi, rendono bene questo surrogato del grande successo di Steven Spielberg . C'è il solito sceriffo duro e puro, i giovani nudi e liberi trasformati in vittime sacrificali, la fidanzata che prima o poi ci lascerà la pelle, un pò di sangue (per l'epoca e per il genere di film, non male), molti, troppi dialoghi da americani puri e duri perennemente armati di fucile. Purtoppo o per fortuna, lo spettacolo prende una piega diversa quando la mostruosa creatura si rivela al pubblico nella sua adorabile e pelosa entità, rendendo il tutto oltremodo grottesco ed ilare, sopratutto per il continuo tentativo del regista William Girdler di farci passare questa boiata per un thriller horror.

Ci prova con tutti i mezzi anche facendo divorare dal grizzly le icone della famiglia (una mamma ed un bambino), della libertà (la ragazza sotto la cascata) col solo risultato di realizzare un prodotto reazionario della società yankee, immagine di un comunismo peloso e selvaggio che deve essere distrutto a colpi di bazooka. Sono i cacciatori gli eroi della scena, eroi che non esitano ad usare un cervo morto e sventrato come esca per catturare la bestia (una delle scene più orribili del film, parola mia).Ideale per trascorrere una serata alternativa in cui l'unico pregio sarà la trasfigurazione in nero del mito americano dell'orso Yoghi.
https://www.youtube.com/watch?v=CcvoPFo8fGs

Nessun commento:

Posta un commento