(Id. 1977)
Regia
Luigi Batzella
Cast Macha Magall,
Gino Turini, Salvatore Baccaro

Povero Baccaro! Era meglio
restare fuori da cinecittà a vendere fiori che finire in mezzo a ninfomani
naziste, completamente nudo, chiuso in una gabbia a grugnire e mangiarsi i peli
pubici delle sue vittime. Eppure il fascino del cinema è irresistibile ed il
nostro grottesco, bruttissimo Salvatore è riuscito, dopo una sfilza di parti da
caratterista/comparsa, a diventare una specie di icona del cinema di genere. In
questa pellicola di Luigi Batzella, una delle più infami e deliranti del genere
Nazisploitation di matrice italica, Salvatore Baccaro è quasi protagonista,
anche se, nonostante il titolo possa trarre in inganno, non è in realtà lui “la
bestia” in calore che invece è una donna, Macha Magall, sorta di scienziato
pazzo con tendenze ninfomaniacali, alla ricerca della creazione genetica del
purissimo ariano. Va beh! Non stiamo lì a spiegare le pazzesche motivazioni che
inducono la nostra a buttare giovani donnette ignude nella gabbia dello
scimmione derelitto che sbava, mugugna e divora vagine in vorticosi primi
piani. Diciamo che tutto viene messo in pista alla ricerca dell’effettaccio
fine a sé stesso ed alla fine il risultato centra appieno il bersaglio.

Se Batzella voleva colpire lo
stomaco dello spettatore con evirazioni, torture, saldatori pubici, ci riesce
appieno, il film in sé stesso è davvero rivoltante, ma lo è soprattutto in
termini di realizzazione. Forse l’intento era accusatorio nei confronti della
crudeltà nazista (come ci mostra la scena in cui usano un neonato come
piattello da tiro) ma più probabilmente, in piena tradizione Nazisploitation,
l’intento è solo quello di stimolare la perversa curiosità dello spettatore
voyeurista che vuole solo sangue, sesso e trasgressione.

Niente di male, per
carità! Il cinema è anche questo, entertainment con il gusto del proibito,
peccato che La Bestia in calore calchi troppo la mano risultando goffo e
grottesco, ai limiti della visibilità e totalmente soffocato dal cattivo gusto
gratuito e dalla retorica posticcia. Insomma Baccaro lo preferisco nei film
comici, nelle comparsate dell’esorciccio, piuttosto che sorbirmi le sue ripugnanti
nudità scimmiesche in questa goffa tragedia nazista priva di qualsiasi senso!
Per vederlo
https://www.youtube.com/watch?v=k24hHWOFNyA
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