lunedì 23 dicembre 2019

BLOOD FEAST 2 ALL U CAN EAT

(2002) 

Regia Hershell Gordon Lewis 

Cast Trey Bosworth, Lavelle Higgins, Mark McLachlan 

Genere: Horror, Splatter, Commedia 

Parla di “Discendente cuoco assassino, ripristina azienda di famiglia con rituali a base di carne umana” 

A trent’anni di distanza dal suo ultimo capolavoro The Gore Gore Girls l’indiscusso inventore del cinema Splatter, Hershell Gordon Lewis, torna dietro la macchina da presa dando vita al sequel del suo celebre Blood Feast con cui ufficialmente venne dato nelle sale il genere più marcio e disgustoso che abbia mai percorso la settima arte, il tutto grazie a interiora di animali prelevati direttamente in macelleria ed ettolitri di vernice rossa. Lo stile del nostro non ha sicuramente perso il suo leggendario smalto e gli sbudellamenti gratuiti, sgozzamenti, decapitazioni e asportazioni di fegato e milza non mancano, forse la confezione, ma soprattutto la fotografia, risentono della fine del periodo d’oro del cinema in pellicola ma il padrino del gore non è secondo a nessuno ed in questa seconda puntata delle gesta di Fuad Ramses, lo dimostra ampiamente. 

Protagonista è il discendente diretto del cuoco egiziano assassino, Fuad Ramses III, il quale, ignaro delle gesta del nonno, decide di riaprire il servizio di catering a conduzione familiare. Il suo incontro con la malefica statua della sanguinaria dea Ishtar lo convincerà che è meglio organizzare sacrifici umani piuttosto che stuzzichini o aperitivi per ricevimenti. Del resto la ghiotta occasione viene proprio dalla celebrazione nuziale della figlia di Ms. Lampley, dispotica Milf con la puzza sotto il naso ma il portafoglio grasso. Il nostro cuoco macellaio aprirà quindi le danze di un nuovo massacro organizzando un truce banchetto cannibale sotto il naso di due poliziotti dementi: un ciccione senza fondo ed un detective idiota che vomita come un ossesso davanti alle scene di sangue, quest’ultimo oltretutto è anche promesso sposo della figlia dei Lampley. Stavolta Lewis accompagna il sangue e le frattaglie con un umorismo nero marcatamente trash dove si sente soprattutto l’influenza del genio irriverente John Waters che partecipa al cast nei panni di un prete dalla dubbia moralità. 

Ma la comicità di grana grossa, concentrata nel prendere in giro la Middle-Class americana e l’ossessione per il Junk Food tipicamente USA, non convince a fondo. Troppe le gag non comprese (inspiegabile e surreale la presenza di un cadavere misterioso nelle ultime scene del film) in contrasto con l’ostentata esposizione del sangue per la quale il Buon Hershell non si risparmia decisamente. Nonostante l’amore viscerale che ho per il cinema del grande Lewis, questo seguito risulta una bieca banalizzazione del suo lavoro, una piccola quanto inutile operazione di marketing per sfruttare la recente riscoperta delle sue opere, senza peraltro aggiungere nulla di nuovo alla sua splendida filmografia. Pur essendo, in fin dei conti, questo Blood Feast 2 un’opera leggera e gradevole, se volete divertirvi con cuochi splatter meglio riscoprire quel piccolo gioiellino di Jackie Kong del 1987 intitolato Il Ristorante all’angolo (Blood Diner), remake non dichiarato del primo indiscusso capolavoro del maestro. 

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