martedì 17 dicembre 2019

LA VENGANZA DE LAS MUJERES VAMPIRO

(1970) 

Regia: Federico Curiel 

Cast: Santo, Norma Lazareno, Gina Romand 

Genere: Horror, Avventura 

Parla di ”ennesima battaglia del lottatore Santo contro donne vampiro che oscillano tra le bare”  

Una mano nerboruta affonda un paletto di frassino nel petto di una donna vampiro addormentata nella sua bara, comincia così il seguito delle avventure dell'enmascarado de plata contro le donne vampiro, ennesima incursione nell'horror da parte del wrestler messicano, cinematograficamente parlando, più prolifico di tutti i tempi.  
Otto anni dopo il film di Alfonso Corona Blake "Santo contra le Mujeres Vampiro" (giunto anche in Italia con il titolo "Argos alla riscossa"),  la regia viene affidata al veterano Federico Curiel che ci regala subito i titoli di coda più pallosi del mondo in cui tre brutti ceffi vestiti con pastrani oscuri attraversano con molta calma delle polverose cripte. 

A far risorgere la contessa Mayra, uccisa nel prologo, è il mad doctor di turno che le trasferisce il sangue di una ballerina. Si scopre poi che il braccio nerboruto era quello dello stesso Santo , la contessa quindi per vendicarsi si reca all'arena dove il lottatore sta sfidando un altro mascherato. Grazie ai suoi poteri mentali la vampiressa induce il lottatore avversario a uccidere il Santo e giù pestoni come se non ci fosse un domani. Come previsto Santo avrà la meglio sempre e comunque. 
Paty, la fidanzata di un giornalista amico del lottatore si veste come una figlia dei fiori e si reca sotto copertura nel locale dove è sparita la ballerina, qui incontra un tipo assurdo con un colletto che sembra un bavaglio per bambini, il quale la ipnotizzerà per portarla al castello della contessa. Meno male che il buon Santo le aveva messo un rivelatore di posizione (un preistorico GPS o roba del genere), riesce ad arrivare al castello, mena fendenti a tutti gli sgherri della vampira e dà fuoco a tutte le bare che ci sono, la vampira fugge ma essendoci l'alba si vede costretta a tornare nel suo loculo dove il nostro eroe la attende con un bel paletto appuntito. 

Essendo entrati negli anni settanta il tema sex & love è ricorrente, soprattutto se si possono mostrare con una certa ripetuta ossessività, quattro ballerine in bikini che ballano un beat psichedelico nel locale dove tutte le altre comparse sembrano avere dei grossi problemi di movimento.  Per la scena "SCULT" assoluta si deve aspettare il finale (se si riesce a stare svegli) quando vediamo il wrestler di Hidalgo combattere i suoi nemici in mezzo a casse da morto dove uno stuolo di vampiresse oscilla in maniera assurda le sottovesti. Per il resto "La venganza" ci regala due soliti combattimenti “accellerati” in pellicola, tante protesi dentarie, recitazioni al limite della denuncia e l'immancabile maschera d'argento che il Santo non si leva manco quando dorme. 

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