(Id. 1966)
Regia Sandy Howard, Noriaki Yuasa
Cast Albert Dekker, Brian Donlevy, Diane Findlay

E infatti il film ottiene un grande successo,
talmente grande da meritare una versione americana, cosa accaduta prima d’ora
solo al film di Ishirô Honda del 1954. A dir la verità la versione a stelle e
strisce di “Daikaijû Gamera“, re-intitolata “Gammera the Invincible” viene
pesantemente modificata con una generosa inserzione di scene aggiuntive dirette
dal regista Sandy Howard (in seguito produttore di “Un uomo chiamato cavallo”),
anche la storia viene rimaneggiata per renderla più U.S.A, ed infatti si
comincia con l’inseguimento, da parte di caccia americani, di un bombardiere
atomico sovietico. L’aereo abbattuto cade sui ghiacci provocando la
deflagrazione atomica che porterà al risveglio di Gamera, bello incazzoso e
dotato del potere di volare, ruotando con la corazza da testuggine come un
disco volante.
In breve il mostro raggiunge
Tokyo e comincia a distruggerla, finchè l’esercito americano non trova la
soluzione per togliersi dalle palle la bestiaccia. Lo intrappola infatti
all’interno di un razzo chiamato “Plan Z” e lo spara nello spazio accompagnato
dalla canzone beat pop “Gamera song” scritta da Wes Farrell. Il film, rispetto
alla media dei Kaiju Eiga, è fatto molto bene, le distruzioni dei palazzi, le
esplosioni e i modellini dei carri armati che lo combattono sono più realistici
del solito, in più Gamera gioca sin da subito la carta del film dedicato ai
bambini, lo si vede infatti salvare da morte certa un bambino giapponese, lo stesso
che alla fine, con una nota di ingratitudine, gli urla felice “sayonara Gamera”
mentre la nostra povera tartaruga viene lanciata chissà dove nello spazio. Ad
arricchire, in ogni caso, la versione americana, sono presenti ottimi attori
nel cast, quali Albert Dekker (Il dottor Cyclops) e Albert Dekker (Il Dottor
Quartermass del capolavoro di Val Guest “L' Astronave atomica del dottor
Quatermass”).
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