lunedì 6 febbraio 2017

BARE BEHIND BARS

(A Prisão, 1980)
Regia  
Cast  , ,  


Galeotta fu la prigione, è proprio il caso di dirlo quando si parla del capolavoro di Oswaldo De Oliveira, sorta di Joe D'amato del genere "women in cage". Il contesto brasiliano, inoltre, rende il tutto più forte e reale. Attenzione perchè stiamo parlando di un film in cui si mescolano sesso e violenza entrambi nei massimi livelli concessi finora dalla cinematografia, c'è veramente di tutto: carcerate che si passano il fallo di gomma attraverso fili sospesi tra due celle, ragazze in isolamento che accarezzano schifosissimi topi di fogna, diciottenni vendute per un weekend in barca con la ricca lesbica di turno, amori saffici a profusione consumati nelle celle, nelle docce, attraverso le fessure delle celle, in infermeria e dulcis in fundo, nell'elegante salotto della direttrice Maria Stella Splendore in cambio di un rasoio, una pistola o un bastoncino di hashish. 

Siamo in un carcere di massima sicurezza femminile, se non si era capito, in cui la violenza e le scene lesbo sono una norma per tutti gli 89 minuti del film. Alla fine le carcerate ribelli programmano la fuga durante il carnevale, uccidono una famiglia per procurarsi i vestiti e ritornano nelle favelas da cui erano uscite.Una ad una saranno catturate o uccise, non prima di aver dato sfogo alle proprie pulsioni sessuali represse. A prisao mescola sapientemente azione, thriller e porno come solo negli anni '70/primi '80 si sapeva fare. Con la naturalezza e il realismo impressionante delle ambientazioni degradate, dei corpi nudi e piagati che permangono fissi nell'obiettivo. Il pensiero corre al Brasile, alle sue violenze nascoste, alle sue carceri dove succede di tutto, alla povertà delle baraccopoli e ai suoi incredibili contrasti dove il sesso apparentemente resta l'unica via di fuga dalla realtà.
 

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