venerdì 21 novembre 2014

PAPAYA DEI CARAIBI

(Id. 1978)
Regia
Cast , ,  



Nonostante all'estero sia uscito col titolo Papaya, la dea dei cannibali, questo mirabile esempio del periodo esotico-core di Joe D'Amato, non ha niente a che vedere col cannibal movie. O meglio, a parte la prima scena, dove Papaya (Melissa Chimenti), splendida e sensuale creola dagli occhi profondi, seduce ed evira a morsi un ricercatore bianco. Il tutto fa parte di un'organizzazione di popolani caraibici sloggiati da un villaggio per fare posto ad una centrale nucleare. Questa sorta di società segreta, dedita a riti orgiastici e ad organizzare rapimenti di scienziati impiegati nella costruzione della centrale, catturerà anche Vincent (Maurice Poli) geometra della centrale e Sara (Sirpa Lane, la protagonista di La Bète nel suo periodo di riflusso italiano) giornalista intraprendente con la passione per i combattimenti dei galli. Circuiti dalla bella Papaya, i due verranno avvolti in un mondo magico e misterioso di cui Sara diverrà parte integrante subito dopo aver scoperto di amare alla follia la meravigliosa mulatta.
  

La trama cerca sviluppi da spystory con inseguimenti di ragazzini, omicidi rituali, sesso e tanto delirio. In realtà appare chiaro che il tutto è incentrato sul pretesto di mostrare più nudità possibile, nonostante, questo di D'amato, non è neanche il più spinto dei film...anzi!). Bisogna però riconoscergli di aver sposato una causa, una volta tanto ecologista, che si potrebbe tradurre in una frase citata da uno dei nativi: "Noi non abbiamo bisogno di centrali nucleari, abbiamo il sole, il mare e l'amore e questo ci basta!"

Certo non deve essere stata una bella pubblicità per i movimenti antinucleari vedere un gruppo di indigeni intenti a sedurre e uccidere gli stranieri invasori ma il film mostra anche argomenti sempre di grande attualità uniti a splendidi corpi che si uniscono in copula, paesaggi caraibici in questo pastiche dopotutto scorrevole e divertente, anche se ancora una volta si deve storcere il naso nel vedere maiali sbudellati in modo assolutamente gratuito (beh almeno qui sono morti prima delle riprese).

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