(1990)
Regia
Brett Piper
Cast Paul Guzzi,
Linda Corwin,
Alex Pirnie



C'è solo da fare un grosso plauso
al lavoro di recupero effettuato dalla Troma Entertainment per quanto riguarda
la scena indipendente americana, in grado di scovare piccoli gioiellini come
questo Nymphoid barbarian, e dargli la distribuzione e visibilità (seppur
limitata) che meritano. In realtà di Nymphoid, in questo film a opera di Brett
Piper, c'è solo il titolo, per il resto è tutto ambientato in un futuro
postatomico ampiamente spiegato durante i tioli di testa che raccontano di come
le guerre nucleari abbiamo regredito il pianeta terra allo stato barbarico e
abbiano trasformato cani e gatti in mostruose creature, l'inferno dei dinosauri
appunto. Per prima cosa vediamo la protagonista Lea (Linda Corwin) assalita da
un gruppo di loschi figuri, il suo barbarico fidanzato Marn (Paul Guzzi) però
la salva ed un orrendo brucone spuntato dal terreno fa il resto. I due fidanzatini,
in puro stile adamo ed eva, raggiungono il mare. Qui però un gruppo di umanoidi
truccati da Planet of the Apes con tanto di cresta verdognola hanno appena
ammazzato un nanetto baffuto a cui il cattivissimo signore di tutto (Alex
Pirnie) con l'elmo da scheletro divora un braccio. Avvistata la coppietta, il
gruppo di cannibali ferisce lui e rapisce la ragazza.

Marn viene salvato da un vecchio
(Al Hodder) che gli regala una pistola, il gruppo di crudeli mostri, mentre
assiste allo scontro fra un mostruoso rinoceronte ed un cane dinosauro, si fa
sfuggire Lea che viene aiutata da un barbaro (Mark Deshaies) con la folta
chioma bionda e una maschera di pelle che gli copre il volto deforme. Dopo aver
fatto amicizia ed aver raccolto alcune vestigia della precedente civiltà, tra
cui una sorta di abecedario, i due vengono rintracciati dai mostri che uccidono
il barbarico fantasma dell'opera e portano la ragazza in un terribile castello
infestato da mostri di ogni tipo. Per fortuna il ragazzo non tarda ad arrivare,
ammazza il crudele orco e salva la ragazza. Storia semplice e funzionale come
potete leggere, sorretta da maschere anche ridicole ma decisamente spassose,
mostri animati a passo uno nella migliore tradizione passatista, lotte,
combattimenti e dialoghi ridotti al minimo.

Che volere di più da quella
meravigliosa macchina dell'entertainment che è il cinema? Qualche soldo in più
magari, una scrittura più impegnata, forse ma sinceramente trovo più appagante
vedere realizzati i sogni di qualche appassionato underground come questo
misconosciuto signor Piper, che assistere all'inutile e vacua operazione di
marketing di qualche grossa major hollywoodiana ormai prima di anima.
Magari quella di Nymphoid è
putrida e idiota ma almeno è un'anima pura e innocente, come gli occhi di un
bambino che guarda meravigliato la schiera di mostri che appaiono sullo schermo
per questi irrefrenabili, ridicoli, magici novanta minuti di puro divertimento.