giovedì 10 maggio 2012

IL MOSTRO DEL PIANETA PERDUTO

(Day the world ended, 1955)
Regia Roger Corman
Cast: Richard Denning, Lori Nelson, Adele Jergens

...Ovvero il post atomico secondo Roger Corman e quindi in assoluta economia, l'introduzione infatti mostra alcune sequenze di repertorio (tratte probabilmente da filmati della seconda guerra mondiale) accompagnati dalla solita minacciosa voce narrante che snocciola moralistici epiteti sulla fine dell'umanità.
Per il resto tutto si svolge in una piccola vallata delimitata dalle nebbie radioattive dove Jim (Paul Birch) e la figlia Louise (Lori Nelson) hanno costruito quello che dovrebbe sembrare un rifugio antiatomico ma che altri non è che una neanche troppo malcelata villetta su un piano incastrata nella roccia. Qui si rifugiano un gruppo di improbabili sopravvissuti al disastro tra cui una ballerina, un balordo e un vecchio contadino con l'asino. A questi si aggiunge anche il solito belloccio tutto muscoli che dovrebbe fare la parte dell'eroe (Richard Denning) e uno che ha respirato troppa aria radioattiva (Jonathan Haze).
                                                      La teoria interessante che esprime questo film è che la radioattività è una sorta di licantropia che ti fa venire l'istinto di cacciare e cibarsi di carni contaminate, ovvero quello che succede al contaminato che molto presto andrà a unirsi alla schiera di mostri che vivono alidlà della valle, sorta di nuova progenie di un mondo malato. Di queste creature dovremo però aspettare la fine del film prima di vederne le fattezze, ma il buon "weirdo-lover" non rimarrà di certo deluso dal goffo scimmione con la faccia da strega bacheca con tre occhi, un vero e proprio pezzo da 90 nel cinema spazzatura, una delle innumerevoli creature che Corman ci ha regalato nel corso della sua straordinaria carriera. In più il regista ci aggiunge una nota ambigua e alla fine non si arriva realmente a capire chi sia il mostro in questione, la cui fine viene determinata dall'avvento delle pioggie pulite, così come gli elementi radioattivi generano mostri così gli elementi puri rappresentano la morte per essi. Finale molto epico, sceneggiatura magistrale e attori in buona forma determinano un bel filmino sci-fi che diverte e intriga con un'idea mica male.
                                                       Il tutto ovviamente nel sano e divertente segno del weirdo!

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