venerdì 5 settembre 2025

THE CREEPS (1997)

Regia Charles Band 

Cast Bill Moynihan, Rhonda Griffin, Phil Fondacaro 

Parla di “scienziato pazzo riporta in vita i mostri dell’Universal ma l’esperimento si interrompe a metà e questi vengono fuori trasformati in nanetti” 

Non tutti i brutti film vengono per nuocere, e non tutti i brutti film sono veramente brutti. Ce lo insegna Charles Band che con questo The Creeps, nella sua povertà di confezione (come del resto tutte le produzioni della Full Moon e in particolare quelle dagli anni novanta in poi) ci regala una commediola horror tanto modesta quanto deliziosa con almeno una trovata geniale, ovvero quella di trasformare i classici mostri della Universal (Dracula, Frankenstein, la mummia e l’uomo lupo) in nanetti! Non ci è dato di capire se nelle intenzioni di Band ci fosse una velata critica nei confronti della Major Cinematografica ma il risultato è assolutamente originale. 

Tutto inizia con un certo Dottor Berber (Bill Moynihan) che trafuga il manoscritto originale di Frankenstein di Mary Shelley da una biblioteca di rarità. La commessa Anna (Rhonda Griffin), per non perdere il lavoro, assolda il detective privato David (Justin Lauer) che divide la sua professione investigativa con quella di noleggiatore di VHS (che tra i film citati, omaggia ovviamente anche qualche titolaccio della Full Moon tipo “Hideous”). Intanto Berber torna nella biblioteca, stavolta per il Dracula di Bram Stoker, e già che c’è rapisce anche Anna per usarla come sacrificio umano. Lo scopo è dare vita agli archetipi leggendari attraverso un portale del multiverso o roba simile. Purtroppo l’esperimento si interrompe a metà con la fuga della ragazza e i mostri, riportati in vita, sono alti la metà del normale. Delle quattro creature nane (come ovviamente lo sono anche gli attori che le interpretano) segnaliamo il bravo Phil Fondacaro, colonna portante dei film di Charles Band, che ci regala l’interpretazione di un Dracula nano veramente efficace, con uno sguardo iniettato di sangue ed un portamento nobile d’eccezione.

Delle quattro creature nane (come ovviamente lo sono anche gli attori che le interpretano) segnaliamo il bravo Phil Fondacaro, colonna portante dei film di Charles Band, che ci regala l’interpretazione di un Dracula nano veramente efficace, con uno sguardo iniettato di sangue ed un portamento nobile d’eccezione. Purtroppo, a parte l’idea di fondo che merita, in ogni caso, tutta la nostra attenzione, il resto del film è ben poca cosa, contraddistinto da uno humor di bassa lega che non fa ridere neanche per sbaglio e una grande profusione di effetti visivi poverissimi sui quali campeggia incontrastato (per bruttezza) il portale del multiverso, più simile alla Ruota della Fortuna di qualche gioco a premi televisivo. In ogni caso, complice anche una durata decisamente esigua, il film intrattiene il giusto e merita una visione, non fosse altro che per vedere una mummia nana che cammina tra i corridoi scuri della biblioteca con il suo caratteristico passo strisciato. 

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