Regia Tony Y. Reyes
Cast Joey De Leon, Rene Requiestas, Manilyn Reynes
Parla di “circense scopre di
essere per metà un supertopo alieno e si attiva per combattere invasione aliena e regalare un po’ di azione al film nell’ultima mezz’ora”
Se non fosse per l’insormontabile ostacolo linguistico, il cinema filippino ci permetterebbe di scovare autentiche perle in ambito trash, alcune, le più rilevanti, giungono in ogni caso, precedute dalla loro fama. E’ il caso di questo assurdo mix tra commedia, cinema di fantascienza e supereroi che pochi cultori conoscono, autentica perla del non sense che qualcuno dovrebbe doppiare o almeno sottotitolare.
Il protagonista è l’attore/comico/cantante Joey De Leon che interpreta Mickey, un ragazzone abbandonato da neonato davanti a una tenda (da campeggio) che si ritrova poi in un’altra tenda (quella del circo). L’incipit vede un gruppo di alieni vestiti come se Darth Vader avesse il velo da odalisca e una pettorina di plastica fluorescente. Questi inseguono una donna con bambino, quando la raggiungono, il neonato è salvo ma la donna è spacciata. Per l’ora di film successiva non succederà più nulla, assisteremo a siparietti comici del mago Goro the great (Rene Requiestas) che starnutisce lamette, si da fuoco alla giacca e salta sui vetri rotti procurandosi delle sanguinolente escoriazioni, ci godremo quindi amabili canzoncine tra cui una dove si tenta di cantare come dei topolini e c’è persino la cover di “Girls just wanna have fun” di Cindy Lauper cantata da De Leon vestito da donna e un adorabile nanetto che viene sempre preso a schiaffi e canta stonatissimo. Poi la mamma di Mickey muore rivelandogli che non è la sua vera madre, nello strazio il nostro eroe si trasforma, vediamo quindi una mutazione del volto stile The Wolf Man del 1941 (ma fatta peggio!) e “”zac!” al nostro amato gli viene la faccia da topolone, con tanto di orecchie giganti, dentini aguzzi e baffetti alla Topo Gigio.
Da qui in poi il film passa da una commediaccia stantia al vero capolavoro. Mickey si trasforma in supereroe con tanto di mantello e tutina e sfreccia (si va beh!) nei cieli sfondando tutti i cartelloni pubblicitari (tranne quello del veleno per topi) e prendendo a cazzotti rapinatori, aspiranti suicidi e pazzi omicidi. Siccome poi questo film è il top dei top(i) la produzione ci regala anche una fantastica cover di “raindrops keep fallin on my head” in filippino con De Leon che saltella davanti alla statua della Madonna e conclude con un coretto insieme a due topolini a cartoni animati. A pochi minuti dalla fine appaiono finalmente gli alieni, ovvero i Robo-rats del titolo. Togliendo, infatti, il mascherone da Guerre Stellari, un extraterrestre rivela il suo faccione da topo barbuto e rivela a Mickey di essere il frutto di uno stupro oltrespaziale, poi dopo una breve collutazione tutto finisce a tarallucci e vino e finalmente questo spettacolare capolavoro si conclude regalandoci una vera e propria esperienza allucinatoria come mai non era accaduto prima nel mondo del cinema.
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