lunedì 8 aprile 2019

L'ASTRONAVE FANTASMA

(Uchu Kaisoku-sen, 1961)
Regia Kôji Ohta 
Cast Shin'ichi Chiba, Ryûko Minakami, Mitsue Komiya 



Prodotta dalla longeva Toei Company di Tokyo, Uchu Kaisokusen è stato uno sfortunato tentativo di lanciare un nuovo supereroe, opera questa che la compagnia produttrice giapponese faceva ormai con costanza periodica a livello cinematografico. Purtroppo il personaggio di Iron Sharp (che in Italiano uscì come "L'insuperabile") non attecchì a sufficenza nel giovane pubblico solito a decretare o meno il proseguo di questi personaggio. Del resto il film si presenta con una realizzazione decisamente stravagante, a cominciare dall'aspetto degli alieni provenienti da Nettuno che tentano l'ennesima invasione della terra partendo dal Giappone. La testa a cono dei nettuniani copia spudoratamente quella di Robby il robot de "Il Pianeta Proibito" con tanto di paraboline roetanti ai lati, una citazione forse voluta dal momento che lo stesso personaggio del film di Fred McLeod Wilcox viene inserito nelle sequenze come un giocattolino in mano ad un cicciotto bambino orientale. 

Essendo una pellicola per giovanissimi non poteva che avere per protagonisti dei ragazzini, ragazzini che bazzicano ovviamente un laboratorio scientifico (come tutti i bambini giapponesi dei film...) e sono amici del giovane dottor Tachibana che scopriremo (per intuito visto che non viene mai rivelato esplicitamente) essere proprio l'Insuperabile. Mentre i giovani neosecchioni passano le giornate a scrutare il cielo alla ricerca di un satellite americano rientrante, vedono una specie di astronave che sta a metà tra una chiesa luterana e una siringa. Curiosi come tutti i bambini, si avvicinano al veicolo e vengono attaccati dai neptuniani. Arriva l'insuperabile su una specie di Prinz (ve la ricordate?) con le ali con la sua tutina dorata (almeno così sembra visto che il film è in bianco e nero), prende a calcioni gli alieni e salva i bambini. Da parte loro i nettuniani non ci stanno e, dalla loro astronave invisibile fanno andare all'indietro i circuiti elettrici cosicchè i treni fanno retromarcia, i giradischi girano al contrario (emettendo magari messaggi satanici in giapponese) e gli orologi scorrono all'indietro. 

Tachibana/Insuperabile tira fuori uno scudo stellare che impedisce ai cattivoni di piombare addosso al giappone con la nave ma questi, non dandosi per vinti, mandano dei finti soldati con la faccia cadaverica e il rossetto sulle labbra (una specie di Kabuki in divisa) per uccidere gli scienziati. Ovviamente tutto finisce bene e Tachibana con i ragazzi a braccetto può marciare cantando per le strade. La cosa che più colpisce è l'entusiasmo dei ragazzini di fronte alle distruzioni, alle esplosioni atomiche e ai messaggi drammatici degli anchorman televisivi che annunciano l'imminente invasione. Degna di nota nel cast è la presenza come protagonista di un Sonny Chiba che muoveva i primi passi nell'industria cinematografica prima di diventare una sorta di icona del cinema di arti marziali, definitivamente sdoganato da Quentin Tarantino che gli ha fatto interpretare il mitico Hattori Hanzo in Kill Bill Vol. 1.

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