lunedì 13 gennaio 2014

IL TERZO OCCHIO

(Id. 1966)
Regia
Cast, ,

Le belle sorprese si scoprono di notte, e cosa c'è di più notturno di questo thriller diretto da Mino Guerrini e interpretato da un giovane Franco Nero qui nell'insolita veste di psychokiller? La fotografia, in particolare, realizzata con un fosco bianco e nero dai toni gotici, esemplifica magistralmente tutta la tensione che pervade la pellicola, offrendo allo spettatore un senso del malato difficilmente registrabile in altri titoli del periodo.
La trama assume i contorni della tragedia familiare dove l'insolito triangolo madre/figlio/governante degenera quando il giovane disturbato rampollo (che nel film si chiama anch'egli Mino come il regista) soffoca la giovane fidanzata (interpretata da una Erika Blanc in gran forma) mentre nel contempo la governante Marta butta giù dalle scale la vecchia proprietaria dell'angusta villona dove risiede l'intera vicenda. 
Il duplice omicidio porta ad un sodalizio tra i due ma Mino, che si rivela essere un fottuto schizofrenico che sbraita e strabuzza gli occhi in primo piano, comincia a uccidere tutte le ragazze che riesce a rimorchiare creando non pochi problemi alla sua complice. Il delicato rapporto tra i due degenera quando entra in scena la sorella gemella della defunta fidanzata di Mino, portando la vicenda alle estreme conseguenze. Il modello ispiratore di Guerrini è senza dubbio Psycho, sopratutto nell'affresco del giovane Mino, affresco enfatizzato perfettamente dall'interpretazione fuori dalle righe di Nero. Nonostante qualche momento di lentezza a  metà film, la trama scorre bene e, sopratutto nel finale, riesce a tenere con il fiato sospeso reggendo egregiamente il passare del tempo. Joe D'amato ne realizzerà un remake decisamente più splatter con "Buio Omega" in cui vengono enfatizzate maggiormente le tematiche necrofile, qui solo vagamente accennate.

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