giovedì 18 luglio 2013

DRACULA 3D

(Id. 2012)
Regia
Cast , ,                          
 
Finalmente il buon Dario ha deciso di fare il salto definitivo di qualità, si, perchè con Dracula 3D, ambizioso progetto più nella carta che nel risultato, ci aspettavamo l'ennesima imbarazzante pellicola sullo stile a cui ci ha abituato il maestro del brivido negli ultimi anni, passando da titoli decisamente deboli come "Non ho sonno" o "Il cartaio" a vere e proprie ciofeche come "La Terza Madre" e "Giallo" con i quali aveva tracciato ormai il confine del non ritorno. Invece il maestro stavolta ci ha sorpreso nuovamente realizzando un vero e proprio capolavoro del "Trash involontario" che, di fatto, eleva il regista romano a signore incontrastato del weirdo tricolore. Finalmente si ride e si ride di brutto con questa sua personalissima elaborazione del romanzo di Stoker al quale l'opera vorrebbe essere fedele ma che, di fatto, non lo è manco pa capa.
Si ride pensando che il film è stato presentato, non senza un certo imbarazzo, al festival di Cannes e si ride andando a rileggere tutto il moderato entusiasmo che ha contraddistinto un certo giornalismo di settore ma soprattutto certuni suoi colleghi improvvisatisi recensori, pronti a difendere a spada tratta il rinato cinema di genere italiano. Ma quale rinascita! Qua siamo di fronte ad un film inguardabile già partendo dal presupposto dell'ambizione di metterci dentro pure il 3D che fa lievitare il prezzo del biglietto ma non la qualità pessima di un'opera devastata dalla noia e dalla lentezza, da effetti speciali degni di casa Asylum con trasformazioni del noto vampiro in quasi tutti gli animali del creato tranne quello classico da pipistrello.
 
Ed è proprio in queste trasformazioni che nasce il genio trash del prode Argento, che non esita a farlo diventare sciame di mosche, civetta e soprattutto Mantide!!! Una scena che da sola può accompagnare Dracula nel gotha del cattivo gusto, sia per la rozzezza dell'effetto in sè ma anche per le inquadrature totalmente sbagliate che ne accompagnano il breve attacco ai danni del padre di Lucy...già Lucy, interpretata indovinate da chi? Ma dall'Asiona nazionale, l'unica figlia di un regista in grado di distruggerne la carriera recitando con facce sempre più idiote che culminano nella smorfia a occhi storti che fa l'attrice (va beh...Attrice) tramutata in vampira con posticciosi dentoni.
Non parliamo poi del protagonista, interpretato dal crucco Thomas Kretschmann, capace di sgusciare veloce come l'Edward di Twilight (ma non dovevi prendere le distanze dalla trilogia della Meyer, caro Darione?) ma senza il fascino teen di Patterson, non bastano poi urla incazzose e manate zannute che staccano teste a generare terrore, basta però la decadenza del povero Rutger Hauer a generare tristezza per il declino di un ottimo interprete, qua relegato ad una particina finale dove deve continuamente difendersi da sicari del conte che spuntano da tutte le parti per essere distrutti in pochi secondi (Un Van Helsing Rambo? Questo ci mancava!). A dare poi il colpo di grazia, poi, la gestione dei tempi cinematografici, capace di saltare da momenti di noia soporifera ad altri in cui si accavallano tutte le vicende generando confusione e annichilimento generale. Unica nota positiva, oltre alle belle musiche di Simonetti, le tettone della Giovanelli, unica attrice a regalarci un pò di grazia con le sue splendide forme ignude che alzano il livello di soddisfazione che un film del genere può decisamente spingere sotto le suole delle scarpe (e anche più giù).

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