giovedì 2 maggio 2013

THE CORPSE GRINDERS

(Id. 1971)
Regia
Cast , ,

Come ogni altro genere (o sottogenere) anche il cinema trash ha i suoi titoli di punta, quelle pellicole di cui non si può proprio fare a meno, ed è significativo che un pazzo come Ted V. Mikels sia stato autore di almeno due di questi titoli. Uno era quel delirante sci-fi low budget movie intitolato The Astro-Zombies e poi questo Corpse Grinder, il quale  più che un horror sembra una favola nera per bambini malati di mente. La caratteristica principale di questo film, più che lo splatter (pressochè inesistente) o la nudity (molto tagliata), è quell'aura camp che avvolge i personaggi, di cui molti sono veri e propri freak subumani interpreti di personaggi che si vorrebbe fossero credibili.  
Troviamo quindi uno sciatto becchino divoratore di snack con moglie shock al seguito che tratta la sua bambola di pezza come una figlia. Già questi due personaggi, che aprono le scene, ci introducono nel triste mondo malato e divertentissimo di Mikels dove due loschi figuri (di cui uno con evidenti tendenze necrofile), titolari della Lotus, azienda produttrice di cibo per gatti in scatola, raccattano cadaveri da cimiteri e ospedali per metterli nella macchina trituratrice che produce carne macinata per i felini. Tuttavia però i consumatori di tali pietanze sembrano gradire la carne umana al punto da doversene procurare poi ulteriori dosi assalendo inferociti i propri padroni. Al problema dei gatti killer indagano due medici che, dopo una serie di superficiali indagini raggiungono i colpevoli del misfatto rischiando anch'essi di finire triturati. L'eccesso permea le atmosfere con colori saturi e gelatine verdi e rosse che avvolgono le sequenze della efferata produzione di carne in scatola, Mikels ci sbatte dentro ogni tanto qualche flashback più per riempire il film che per esigenze narrative ma nonostante gli attori non brillino di luce propria e gli attacchi dei gatti rasentano il ridicolo, ci si diverte molto e la scorrevolezza di quest'ora e poco più merita sicuramente di essere apprezzata e goduta appieno.
Il cinema di Mikels assomiglia sempre più ad un circo, con i suoi personaggi fenomeno che sconvolgono i clichè dello spettacolo mainstream e ci regalano l'essenza vera del delirio weirdo che tutti noi aficionados del genere abbiamo imparato ad apprezzare.


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