(Mekagojira no gyakushu, 1975)
Regia
Ishirô Honda
Cast
Katsuhiko Sasaki,
Tomoko Ai,
Akihiko Hirata

Con questo film Ishiro Honda
conclude definitivamente il suo contributo alla corposa saga dei Kaiju Eiga e
in particolare all'elenco dei numerosi seguiti di Godzilla. Seguito di
"Godzilla contro i robot" il film parte proprio con le ultime scene
del suo predecessore in cui assistiamo al duello tra il nostro amato
lucertolone e MechaGodzilla, suo alter ego meccanico, comandato da un gruppo di
Alieni desiderosi di distruggere completamente il genere umano, responsabile di
guerre e inquinamento. In realtà i propositi ecologisti degli extraterrestri
nascondono solo il desiderio di trovare un pianeta in cui vivere, visto che il
loro sta morendo inesorabilmente.
Oltre al mostro meccanico, nella
pellicola compare anche il Titanosaurus, che qui prende il nome di Titano Kong,
tanto per dare un senso al titolo italiano che ovviamente tende a sfruttare
ancora il mito di King Kong, evidentemente attrattivo per la platea tricolore.
In realtà con il grosso gorillone il Titano Kong non c'entra una beneamata
fava, trattasi infatti di una sorta di ibrido tra un dinosauro bipede e un
cavalluccio marino che fa un versaccio gorgogliante e anche un po da checca
isterica ed è comandato mentalmente in Katsura, figlia di un illustre
scienziato che vuole vendicarsi a sua volta del genere umano, colpevole di non
aver creduto nel suo genio. In realtà Katsura si scoprirà essere morta almeno
un paio di volte e rimessa in sesto meccanicamente dagli alieni e da essi
comandata come un'automa.

La particolarità di questo film è,
paradossalmente, la carenza di combattimenti tra mostroni di gommapiuma, qui
ridotta a solo due battaglie, una a metà film tra Godzy e il Titano, che tra
l'altro dura pochi minuti e finisce senza vincitori, e quella finale in cui il
nostro amatissimo rettilone deve vedersela con entrambi gli avversari, il
MechaGodzilla comandato dagli alieni ed il Titano Kong comandato da Katzura.
Per il resto il film narra le gesta di un giovane biologo che mette le tende
davanti alla casa dello scienziato e si innamora della ragazza. E questa specie
di storia d'amore ampollosa e bislacca, il perno centrale della pellicola, che
tra un tiramolla e l'altro da parte di Katsura, viene osteggiata dagli alieni
preoccupati che Katsura riscopra la sua umanità sopita. Manco a dirlo, questo
avverrà nel finale quando la giovane si ribellerà agli invasori e permetterà al
biologo di fermare il Titano Kong. Quanto a MechaGodzilla verrà letteralmente
decapitato dal nostro amato Godzy che, come sempre si allontanerà in mare con
l'immancabile ruggito prodotto dai cingoli di qualche macchinario filtrato.
Stupisce la mancanza di bambini cagacazzo che inneggiano al loro eroe, stupisce
anche la quasi totale mancanza di modellini distrutti di abitazioni e basi
missilistiche, manca anche l'esercito e i raggioni laser che girellano ovunque.
Segno che forse il pubblico (e in particolare quello dei più piccoli) si stava
cominciando a stufare della saga e i produttori cercavano disperatamente di
proporre qualcosa di più adulto all'interno del solito canovaccio Kaiju-esco.
Tutto inutile perchè il film fu un fiasco totale che fece chiudere
definitivamente la serie cinematografica fino ai '90. Peccato perchè la
pellicola ha comunque una sua dignità e un buon impatto visivo. Ma i tempi
stavano cambiando e ai mostri giganti si sostituivano quelli con la sega
elettrica in mano.