Regia Hal Needham
Cast Barry Bostwick, Michael Beck, Persis Khambatta
Cosa succede se uno dei più
pagati stuntman di Hollywood si improvvisa regista e gira pure con successo
titoli come "The Cannonball run" o "Collo d'acciaio"?
Succede che poi gli danno i soldi per girare vaccate megagalattiche come Megaforce,
polpettone action futuristico dove un gruppo di superguerrieri in calzamaglia
dorata si mette alla guida di Dune Buggy geneticamente modificate e motocross
armati di missili ad alta precisione per affrontare la spietata minaccia di
Guerrero, una specie di terrorista mercenario interpretato da un gigionesco
Henry Silva. Vedendo le pallosissime scene di battaglia a base di elicotteri e
carri armati, motociclette d'assalto ed assurde auto che non stonerebbero nelle
tamarrissime spiagge di Miami, viene da pensare a tutti i soldi spesi e gettati
dalla finestra per realizzare uno dei forse più stupidi film degli anni
ottanta. Roba che al confronto i film di Chuck Norris assumono una connotazione
artistica ben precisa e funzionale nel contesto spazio-temporale.
Qui non si cerca nemmeno una
parvenza di serietà nel tentativo di creare uno spettacolo di intrattenimento
per piccini e grandi affetti da demenza senile precoce. Il protagonista, capo
della megaforza è Laser, un barbuto belloccio e spaccone con la chioma realizzata
dallo stesso parrucchiere di George Michael nel periodo Wham!, al suo seguito
ritroviamo con tristezza Michael Beck che distrugge inesorabilmente la sua
immagine così faticosamente guadagnata con il ruolo da protagonista ne "I
guerrieri della Notte" mentre in un ruolo secondario troviamo anche Evan
Kim che aveva recitato in modo così demenziale solamente in "Ridere per
Ridere" di John Landis dove faceva una parodia dei film di Bruce Lee.
Almeno in quel caso faceva ridere, qui si limita a digrignare i denti e annuire
oscenamente con la testa.
La sceneggiatura è tutto un
pasticcio dove si cerca di fare i piacioni con il pubblico inventandosi nomi
divertenti per le nazioni in conflitto, vediamo quindi che i buoni sono
rappresentati dagli Stati Uniti d'Anguria (Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah!) e i
nemici sono la Repubblica di Sghimbesci (ma come si fa, dai!?), le due parti,
che se qualcuno non l'avesse ancora capito rappresentano l'eterno conflitto tra
USA e URSS, si combattono ma nessuno deve saperlo, per questo la Megaforce
agisce in sordina contro il temibile Guerrero che si rivela pure un ex compagno
di corso di Laser e infatti i due non fanno altro che darsi pacche sulla spalla
salvo decidere arbitrariamente di missilarsi a vicenda. Per il resto Megaforce è quanto peggio ci
abbiano regalato gli anni ottanta cinematograficamente parlando, il tutto
accentuato da un taglio televisivo dove se ci mettevano la colonna sonora dei
Rockets non avrebbero fatto un soldo di danno.
Non a caso il cast è composto per la maggioranza da attori televisivi
tra cui spicca Edware Mulhare o George Furth per non parlare dell'unica
componente femminile Persis Khambatta che qui interpreta un improbabile
generale in gonnella innamorata di Laser.
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