Regia Sergio Martino
Cast Michael Sopkiw, Valentine Monnier, George Eastman
Inutile citare la miriade di film post atomici
d'oltralpe a cui si ispira il cult
di Sergio Martino, appare chiaro
a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di vederlo, che questo plot
apocalittico/barbarico altri non è che un enorme minestrone di cinema, il sunto
per eccellenza di un'epoca in cui in Italia si attingeva a piene mani a
soggetti di grande successo per la realizzazione di questi prodotti dal gusto
puramente commerciale. Quando il cinema in Italia era ancora un affare
straordinario si prendeva un pò di Blade Runner, due quinti di Escape from New York , Mad Max a volontà e si tirava
fuori un nuovo soggetto con il puro scopo di intrattenere il pubblico che
andava di frequente al cinema.
Ma la particolarità di 2019 è la sua
scorrevolezza, il suo continuo catalizzare l'attenzione verso le gesta
dell'eroico Parsifal Michael Sopkiw alla ricerca dell'unica donna fertile
rimasta sulla terra dopo il grande disastro atomico, addormentata in una bara
di cristallo (uno spruzzo favolistico di Biancaneve..ma si và!). Parsifal
entrerà dalle fogne nella distrutta e selvaggia New York con uno stuolo di
improbabili compagni come Valentine Monnier ed il replicante con le sfere
micidiali Romano Puppo contrastando i malvagi Euraks capitanati dalla ninfomane
crudele Anna Kanakis , i mangiatori di ratti e gli uomini scimmia (2/3 da
Planet of the Apes ) comandati da "Big Ape" George Eastman (attore
feticcio di Joe D'Amato) che, ironicamente, feconderà la bella addormentata per
donare all'umanità futura una nuova razza ibrida.
Azione e violenza a dosi massiccie, effetti
speciali e sonori minimali rendono giocoso e kitschissimo l'insieme, attori
inespressivi e trucchi ridicoli completano l'opera dando al tutto una parvenza
da sci-fi anni '50 che, ai nostri occhi moderni strappa più d'un sorriso,
eppure il prodotto è onesto e mantiene le sue promesse offrendo allo spettatore
90 minuti di puro difvertimento che in un'epoca affranta come la nostra se ne
sente sempre più il bisogno.
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