lunedì 7 maggio 2018

ANNO 2019 DOPO LA CADUTA DI NEW YORK

(Id. 1983)
Regia  
Cast , ,


Inutile citare la miriade di film post atomici d'oltralpe a cui si ispira il cult  di  Sergio Martino, appare chiaro a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di vederlo, che questo plot apocalittico/barbarico altri non è che un enorme minestrone di cinema, il sunto per eccellenza di un'epoca in cui in Italia si attingeva a piene mani a soggetti di grande successo per la realizzazione di questi prodotti dal gusto puramente commerciale. Quando il cinema in Italia era ancora un affare straordinario si prendeva un pò di Blade Runner, due quinti di Escape from New York , Mad Max a volontà e si tirava fuori un nuovo soggetto con il puro scopo di intrattenere il pubblico che andava di frequente al cinema. 

Ma la particolarità di 2019 è la sua scorrevolezza, il suo continuo catalizzare l'attenzione verso le gesta dell'eroico Parsifal Michael Sopkiw alla ricerca dell'unica donna fertile rimasta sulla terra dopo il grande disastro atomico, addormentata in una bara di cristallo (uno spruzzo favolistico di Biancaneve..ma si và!). Parsifal entrerà dalle fogne nella distrutta e selvaggia New York con uno stuolo di improbabili compagni come Valentine Monnier ed il replicante con le sfere micidiali Romano Puppo contrastando i malvagi Euraks capitanati dalla ninfomane crudele Anna Kanakis , i mangiatori di ratti e gli uomini scimmia (2/3 da Planet of the Apes ) comandati da "Big Ape" George Eastman (attore feticcio di Joe D'Amato) che, ironicamente, feconderà la bella addormentata per donare all'umanità futura una nuova razza ibrida.  

Azione e violenza a dosi massiccie, effetti speciali e sonori minimali rendono giocoso e kitschissimo l'insieme, attori inespressivi e trucchi ridicoli completano l'opera dando al tutto una parvenza da sci-fi anni '50 che, ai nostri occhi moderni strappa più d'un sorriso, eppure il prodotto è onesto e mantiene le sue promesse offrendo allo spettatore 90 minuti di puro difvertimento che in un'epoca affranta come la nostra se ne sente sempre più il bisogno.
 

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