venerdì 4 ottobre 2013

THE FANTASTIC FOUR

(Id. 1994)
Regia
Cast , ,


Lontano anni luce dal megablockbuster della Marvel, questo ennesimo tentativo di realizzare un film di supereroi in "povertà" rivela tutti i limiti di questo tipo di operazioni alle quali appartiene di diritto anche la saga B-movie dell'uomo ragno interpretato da Nicholas Hammond (che era poi un prodotto televisivo a tutti gli effetti), oggi sotterrata profondamente dal successo della trilogia di Sam Raimi e l'ultimo patinatissimo re-boot organizzato da Mark Webb.
 
Non c'è niente da fare, solo l'avvento degli effetti digitali ha permesso la realizzazione di opere sueperoiche degne di approdare nelle cosidette sale di serie A, nonostante questo, è così facile affezionarsi a prodottini come questo targato Roger Corman e diretto da un anonimo regista chiamato Oley Sassone, una roba che, a guardarla oggi, ispira tanta tenerezza con quell'aura tardo anni ottanta infarcita da effetti speciali arcaici, protesi gommose, laser disegnati su pellicola e animazioni degne di un commodore 64, per non parlare delle calzamaglie azzurre di Mr. Fantastic e dell'orrendo costume da uomo cosa con un testone fungone e il corpo ricoperto da scaglie gommose.
 
Eppure a livello narrativo, l'operazione è tutt'altro che superficiale, ricrea a suo modo le origini della nascita del dottor Destino, compagno di studi di Richard Reed, frutto di un esperimento andato a male con le particelle nucleare in un tripudio di fulmini e saette degne dei peggiori cartoon anni cinquanta. Il film prosegue poi con il viaggio spaziale dei nostri quattro avventurieri che, a seguito dell'incontro con la cometa Colossus vengono investiti da radiazioni che trasformeranno i nostri nei fantastici quattro, ovvero un Mr. Fantastic che sventola protesi di manichino per simulare l'allungamento delle braccia, una Donna invisibile che sparisce e riappare con una sovrimpressione poverissima e una torcia umana che quando prende fuoco diventa un cartone animato.
 
Non mancano siparietti sentimentali con Ben Grimm/La cosa che si trasforma in umano appena si innamora di una cieca e momenti di sana ilarità quando si assiste alle mossette teatrali del dottor Destino che agita istericamente le sue braccine ferrose. Pare che il film in sè stesso, ritirato dalla distribuzione e quindi mai apparso nelle sale, fosse stato realizzato come pretesto per mantenere i diritti cinematografici, una produzione quindi già per sua stessa natura  destinata a finire in pattumiera. Del resto il finale che vede il dottor Reed salutare gli invitati al suo matrimonio agitando il braccione finto dal tettuccio della limousine la dice lunga sull'effettiva qualità di questo cult assolutamente super!




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