Regia Marino Girolami
Cast Donald O'Brien, Alexandra
Delli Colli, Peter O'Neal
Gli italiani, si sa, sono un
popolo di pasticcioni, spesso, stufi della solita minestra, giocano a mescolare
tra di loro ingredienti nuovi cercando di trovare nuovi sapori, spesso il
risultato è ottimo ma altre volte alquanto indigesto. Nel periodo d'oro
dell'horror tricolore, questo assioma era comune nel mondo del cinema tant'è
che spesso si accostavano arditamente i film sul vietnam con il cannibal movie
(Cannibal Apocalypse), The Warriors con 1997 Fuga da New York (I guerrieri del
Bronx) e nel caso di Zombi Holocaust, si mixava il successo del film di Romero
con l'acclamato quanto infame "Cannibal Holocaust " di Ruggero
Deodato, ma al maestro Marino Girolami che prima di questo titolo non aveva mai
girato un Horror, questo frullatone non bastava ed ecco che ci sbatte dentro
anche le tematiche classiche del Dottor Frankenstein.
Scopriremo quindi che il terribile
Dottor Obrero (Donald O'Brien) sta sperimentando nella giungla mostruosi
trapianti di cervello per rendere i morti viventi più intelligenti e immortali.
Peccato che gli indigeni nominano come loro regina la bellona dottoressa che
guiderà i selvaggi al salvataggio dei sopravvissuti (ovvero l'unico scampato,
l'avventuriero).
Ora il mix tra Mad
doctor/cannibali nella giungla e zombi rappresenta sicuramente una punta di
originalità notevole nel panorama di genere, il film poi è deliziosamente
ultrasplatteroso con una deorbitazione da brivido, il divertimento è
assicurato, peccato che Girolami non riesca a nascondere l'essenza povera del
film ma sopratutto la sua predilezione al cinema comico. In effetti si ride
molto anche se non era questo l'intento della pellicola.
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