Regia Larry Cohen
Cast Andrea Marcovicci, Michael Moriarty, Garrett Morris
A partire dal suo folgorante It's
Alive, Larry Cohen è diventato una vera e propria icona indie nel cinema
americano degli anni ottanta, anche grazie ad una sua particolare predilezione
per l'horror non convenzionale, estrapolato da storie quanto meno singolari,
spesso e volentieri realizzate con budget esigui ma tanta creatività. Il caso
di The Stuff non è da meno, anzi, rappresenta il suo apice in quanto a
bizzarria cinematografica con questa specie di sostanza a metà tra uno yogurt
ed un essere blobboso che fuoriesce ribollente dal terreno dietro ad una cava
mineraria. Due guardiani la scoprono, la assaggiano e ne diventano subito
ghiotti, fino a comprare e trasformare la fabbrica in un'azienda di
confezionamento e distribuzione del misterioso composto, che chiamano "The
Stuff", talmente buono da provocare subito dipendenza nelle persone, al
punto che non si smette più di mangiarlo e si diventa talmente stuff-dipendenti
da non riuscire a mangiare nient'altro. Alla fine è lo stuff che mangia te
dall'interno e si diventa un vuoto involucro da cui il mostro pannoso sbuca
fuori come un viscido serpente biancastro.
In tutto questo indaga Michael
Moriarty nei panni di un ex agente dell'FBI dai modi furbetti, divenuto una
spia industriale, grottescamente vestito in giacca, cravatta e orrendi stivali
texani. Lo aiutano nell'indagine l' avvenente
Nicole ( Andrea Marcovicci ) pubblicitaria responsabile del lancio
commerciale dello STUFF e Jason (Scott Bloom) nei panni di un bambino che si
accorge una notte che il composto è dotato di vita propria e quindi decide da
solo di entrare nei supermercati a sfasciare i banconi che espongono il
mostruoso gelato (anche se non si tratta proprio di un vero gelato).
Ci voleva un pazzo come Cohen per
dar vita a un tale delirio, che per fortuna non prende troppo sul serio,
inserendo anche personaggi alquanto bizzarri come "Cioccolatino
Charlie" (Garrett Morris), un nero esperto in arti marziali e il Colonnello Spears (Paul Sorvino) nostalgico residuato bellico che si è
composto un proprio esercito personale per combattere l'invasione comunista
dentro alle sue paranoie. Nel cast c'è anche un simpatico cameo del bravo Danny
Aiello che sperimenta le conseguenze di dar da mangiare lo staff al proprio
cagnone.
Cohen omaggia la fantascienza
anni '50 con le sue ingenuità e le paure che si portava dietro e lo fa con
grande inventiva e malcelata ironia, peccato che i budget miserrimi con cui ha
sempre lavorato non gli permettano effetti particolarmente convincenti, le
persone che allargano mostruosamente la bocca sono dei manichini di gomma
piuttosto malfatti, la sceneggiatura presenta più di un buco nella narrazione e
le scene d'azione sono lente e raffazzonate, ma la genialità di Cohen ha
rappresentato un momento pregiato nel cinema junkie anni ottanta e, per tutto
il divertimento che mi ha regalato in quegli anni, mi sento di perdonargli più
d'un difetto, inoltre decontestualizzandolo, il film " si
mantiene nel tempo e rimane sempre uno
spettacolo fresco e sollazzevole, attenti però a non fare indigestione!
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