(Id. 2013)
Regia Griff Furst
E' ormai un dato di fatto che il
canale SYFY sia diventato una fucina inesauribile di schifezze monotematiche
riguardanti shark movies che non sfiorano il trash, ci si buttano dentro
proprio a capofitto.Certo tra Asylum, Nu Image e Active Entertainment si è
fatto a gara ad inventarsi le storie più strampalate riguardanti i nostri amici
pinnati dalle poco amichevoli intenzioni, squali nella neve, squali nel
deserto, squali a due teste e squali tentacolari, di tutto di più...eppure
nessuno era mai andato oltre come Griff Furst, uno dei registi apripista della
sconfinata filmografia Asylum, autore di schifezze deliziose come "I am
Omega" (mockbuster di "Io sono leggenda") Arachnoquake e 100
Million BC. Il nostro eroe si è cimentato nientemeno che nell'impresa di
raccontarci le gesta di uno squalo fantasma.
Il povero pinnuto infatti viene
ucciso in modo assai poco sportivo a inizio film da un grasso barbuto e la
figlia minchiona che prima lo prendono a cannonate con la 44 magnum
dell'ispettore Callaghan, e poi gli tirano addosso anche un paio di bombe.
Nonostante questo lo squalo morente riesce a rifugiarsi in una grotta piena di
simboli esoterici che si illuminano e lo riportano in vita, almeno la sua parte
fosforescente che inizia a starnazzare nelle acque della tranquilla cittadina
di Smallport gestita da un sindaco nero ossessionato dalle elezioni assieme ad
un vecchio sbirro che sembra una brutta copia di Lance Henriksen. La
particolarità dello squalo spettrale è che spunta ovunque ci sia un rivolo d'acqua,
il che porta gli autori del film a sbizzarrirsi nell'inventiva di creare gli
attacchi di squalo più assurdi della storia. Lo vediamo spuntare dentro una
piscina a divorare in un sol boccone gruppi di ragazzini festaioli (bellissima
la scena in cui la testa di un giovane si infila nella bottiglia di champagne),
gruppi di bikini girls intente a lavare sensualmente il "Ferrarino"
che un ragazzino brufoloso ha sottratto illegalmente a papà, ragazzini che
fanno lo scivolo d'acqua direttamente tra le sue fauci, altri che invece sono
solo poveri gangsta di periferia e si limitano a giocare con gli idranti.
L'apoteosi la si raggiunge quando un funzionario della polizia si beve un
bicchier d'acqua con dentro lo squalo, vediamo quindi il malcapitato fare una sorta
di ridicolo balletto prima di aprirsi in due e rivelare il mostro che gli esce
molto rozzamente dal corpo. In tutto questo una ragazzina antipatica, figlia di
un pescatore ucciso dal pescecane fantasma, cerca di trovare il sistema di
uccidere il mostro attraverso riti magici di un libro che il solito vecchio
ubriacone del paese, con un segreto nascosto nel cuore, ha sottratto dalla
biblioteca. Dulcis in fundo c'è persino una specie di omaggio a Nightmare con
lo squalo che spunta fuori dalla Jacuzzi per afferrare una ragazzina. Tutti
concentrati a far saltar fuori Ghost Shark da tutte le parti, gli sceneggiatori
si sono dimenticati di dare un minimo di credibilità alla storia, bucando in
più punti lo script che diventa così una sorta di canovaccio incasinato senza
alcun senso logico. Oltre a visibili buchi temporali, si segnala una generale
idiozia dei dialoghi, personaggi stereotipati oltre ogni limite, una
recitazione assurda e ovviamente i soliti effettacci digitali incollati alla
cazzo di cane sullo schermo. Lo squali quando non si vede è meglio, ma quando
appare non fa che aprire e chiudere la bocca tipo sportello del vano auto.
L'idea però c'è, ed è una di quelle genialate che ci vorranno almeno 20 anni
prima che si elevi al rango di Cult Movie. Lo sappiamo e aspettiamo, nel
frattempo ci sono altri 200 shark movies, uno più idiota dell'altro, pronti a
danneggiare i nostri occhi e sopratutto i nostri neuroni.
Una delle mie schifezze preferite degli ultimi anni, ignorante fino all'estremo. Ci voleva! (o forse no)
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