Regia Jonathan Yudis
Cast Malik Carter, Sean Andrews, Tula
E' bello scoprire che il cinema
Boobs and Gore di Russ Meyer miete proseliti nel cinema underground, è bello
veder uscire commedie sporcaccione e horror mescolate ai comics americani come
questo Pervert! debutto cinematografico di Jonathan Yudis che non lesina
certamente le assurdità e la voglia di andare oltre la classica cinematografia
per riprendere tettone che si versano il miele sul petto direttamente dal favo.
Analogalmente a films come Supervixens ma forse più stilisticamente vicina ad
Up!, la nostra pellicola diverte, sorprende e spesso disgusta ma lo fa in
maniera genuina, con quella ricerca visiva e fumettistica nonché il senso del
voyeurismo tipico del cinema di Exploitation.
Insomma chi cerca filmacci
ruspanti degni della provincia rurale americana non mancherà di apprezzare le
gesta di quel vecchio mandrillo di Hezekiah (un bravissimo Darrell Sandeen) che
passa da una tettona all'altra prima di darle in pasto ad un allucinante
Pene-Mostro animato a passo uno tanto simile ai cartoni animati fatti col
pongo. Un compartimento di gnoccone poco vestite avvolge la trama con montaggi
da telefilm anni '70, primi piani di misure abbondanti, tanto sesso e la
vendetta della ciccia estremizzata dalle sculture di carne che compone Hezekiah
nelle scene più allucinanti di questo carosello del trash. Su tutte le tettone
abbonda (in tutti i sensi) la prorompente Mary Carey che si esibisce nella
preparazione di pannocchie imburrate, docce schiumose e spremute di senape.
Da
segnalare anche l'espressione da perenne nerd di Sean Andrews interprete di
James figlio di Hezekiah, studente universitario che scopre la perversione più
sensuale nella fattoria più estrema che potrete mai incontrare negli annali del
cinema, per weirdo che sia! Pervert! oltre ad omaggiare Russ Meyer con
quell'adorata ammirazione per i films del maestro, rappresenta un esperimento
inconsueto, una sorta di riesumazione dei Roughes, sottogenere exploitation
ambientato nella campagna americana, in voga all'inizio degli anni '60.
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