martedì 3 febbraio 2015

BATTLEDOGS

(Id. 2013)
Regia
Cast , ,
 
Non contenta di avere sviluppato il mockbuster come stile creativo, la Asylum, nelle sue più recenti produzioni, comincia a mescolarseli, miscelando insieme trame di successo per realizzare l'ennesimo titolone brutto, inutile ma di richiamo, quindi particolarmente vendibile, come nel caso di questa miscellanea diretta da Alexandre Yellen, già noto alla Asylum com direttore della fotografia  di pezzi da novanta come " Snakes on a plane" e l'immarcescibile "Mega Shark vs. Giant Octopus". Una pellicola che mixa allegramente l'epopea di Twilight, quella di Underworld e film apocalittici come "Contagion" o " Carriers", il tutto seguendo i dettami ormai basici della casa di produzione hollywoodiana, ovvero attori ripescati dal dimenticatoio televisivo o chissà dove, trame bislacche, sviluppo marmoreo della trama, recitazione ai minimi sindacali, dialoghi deliranti, situazioni truzze e sopratutto effetti speciali digitali a zampaccia di cane. 

Eppure, a giudicare dalle sequenze iniziali all'Aeroporto JFK di New York (dove si ambienta la maggioranza delle scene), di soldi se ne sono spesi nella realizzazione e fino ad un certo punto si pensa quasi di trovarsi di fronte ad un film serissimo...ma fino a quando? Semplice! Fino all'apparizione del  primo rachitico e spelacchiato licantropo, incrocio tra un gorilla ed Ezechiele Lupo, che saltella come una cavalletta da una parte all'altra dell'aeroporto, lancia ululati che spaccano le finestre e diffonde il contagio a colpi di morsi. Ovviamente dopo pochi minuti le sale si riempiono di licantropi saltellanti con la faccia da pirla, roba che le pessime CGI licantropesche di Twilight sembrano degne de "Il Signore degli anelli" al confronto. La storia ci trasporta in una zona di quarantena dove gli infetti vengono controllati dai soliti militari ottusi che vogliono usarli come armi da guerra ma ovviamente non è facile controllare le bestiacce e per farlo serve trovare un vaccino. 

Unica soluzione trovare il cosiddetto "Paziente zero" , ovvero la fotografa naturalista  Donna Voorhes (ma che cognome importante!) che era giunta all'aeroporto già morsa da un lupo della steppa non molto convinto di farsi fotografare. Peccato che, nonostante Donna cerchi in tutti i modi di informare i medici che lei è il paziente zero, nessuno pare cagarsela di striscio. Ovvio, deve intervenire l'eroe di turno, il ciccioso Maggiore Hoffman che, alla fine, dopo aver staccato un paio di zanne alla povera Donna, salverà capra e cavoli conquistando l'amore della solita e improbabile dottoressa bionda di turno. Per quanto riguarda gli strani recuperi della Asylum, il personaggio di Donna è interpretato  da Ariana Richards, già bambina strillante in "Jurassic Park", mentre il protagonista Craig Sheffer già bestio-tatuato in "Cabal" è talmente sfatto ed invecchiato precocemente da muoversi con la velocità di un bradipo anche nelle scene più action.


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