Regia Alex Chandon
Cast Julius Barnet, Carmel, Lotu
Chiariamo subito una cosa, questo film non c'entra
assolutamente nulla con quella boiata del 2002 diretta da John Hough con la
rediviva Patsy Kensit, quindi fate attenzione quando cercate questa pellicola a
non confonderla, cosa tra l'altro difficilissima dal momento che stiamo
parlando di un film dal taglio amatorialissimo, girato fra amici e infarcito di
delirante splatter e una folta parata di freak.
L'esordio di quel pazzoide di Alex Chandon (che di seguito
diventerà il regista videoclipparo del gruppo metal Cradle of Filth) è un
mediometraggio no budget che, nonostante gli effetti rustici, la recitazione
approssimativa e la totale assenza di tecnica, si ritaglierà negli anni un
piccolo ruolo nella storia del cinema di serie Z, un piccolo cult che ogni
seguace del weirdo dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. La storia è
alquanto pretestuosa ma in appena 40 minuti non si può pretendere trame
arzigogolate e del resto la cosa che salta più all'occhio di Bad Karma è la sua
profonda onestà d'intenti. Siamo dalle parti di Andreas Schnaas, per
intenderci, ma rispetto a quell'immondizia del suo Violent Shit, Chandon non
cerca effetti stroboscopici nè sequenze protoautoriali, butta giù un canovaccio
e sviluppa il tutto con un ritmo e una serie di trovate che mirano solo
all'intrattenimento, senza prendersi troppo sul serio. Il risultato è un
carnevale d'efferatezze e trashiume buono per una serata all'insegna del
divertimento tra amici, è questo, visto il genere, rappresenta un pregio non
indifferente.
La storia vede un gruppo di Hare Krishna schizoidi che
irrompono improvvisamente ad una festa casalinga, trasformandosi in
irresistibili mostri (di cartapesta, peraltro, ma notevoli) che maciullano e
squartano tutti gli invitati in un tripudio di sangue finto e frattaglie. I
padroni di casa riescono a fuggire al massacro e si riparano in una specie di
bordello sado-maso pieno di freak in borchie e frustini. Qui gli Hare Krishna
assassini inizieranno uno scontro all'ultimo sangue con gli inquilini, scontro
che culmina in una scena cultissima dove un arancione viene letteralmente
sodomizzato con una sega elettrica. Nel bailamme generale irrompono alla fine
uno squadrone di redneck armati di mitra che chiuderanno i conti con gli
orribili mostri.
Non credo che Chandon mirasse a qualcosa di più che un circo
maximo di orrori personali ma volendo si può recepire anche una satira sugli
estremismi religiosi che, oggi più che mai, continuano a farci incazzare
tremendamente!
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