mercoledì 31 luglio 2013

BAD KARMA

(Id. 1991)
Regia
Cast , ,


Chiariamo subito una cosa, questo film non c'entra assolutamente nulla con quella boiata del 2002 diretta da John Hough con la rediviva Patsy Kensit, quindi fate attenzione quando cercate questa pellicola a non confonderla, cosa tra l'altro difficilissima dal momento che stiamo parlando di un film dal taglio amatorialissimo, girato fra amici e infarcito di delirante splatter e una folta parata di freak.
L'esordio di quel pazzoide di Alex Chandon (che di seguito diventerà il regista videoclipparo del gruppo metal Cradle of Filth) è un mediometraggio no budget che, nonostante gli effetti rustici, la recitazione approssimativa e la totale assenza di tecnica, si ritaglierà negli anni un piccolo ruolo nella storia del cinema di serie Z, un piccolo cult che ogni seguace del weirdo dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. La storia è alquanto pretestuosa ma in appena 40 minuti non si può pretendere trame arzigogolate e del resto la cosa che salta più all'occhio di Bad Karma è la sua profonda onestà d'intenti. Siamo dalle parti di Andreas Schnaas, per intenderci, ma rispetto a quell'immondizia del suo Violent Shit, Chandon non cerca effetti stroboscopici nè sequenze protoautoriali, butta giù un canovaccio e sviluppa il tutto con un ritmo e una serie di trovate che mirano solo all'intrattenimento, senza prendersi troppo sul serio. Il risultato è un carnevale d'efferatezze e trashiume buono per una serata all'insegna del divertimento tra amici, è questo, visto il genere, rappresenta un pregio non indifferente.
La storia vede un gruppo di Hare Krishna schizoidi che irrompono improvvisamente ad una festa casalinga, trasformandosi in irresistibili mostri (di cartapesta, peraltro, ma notevoli) che maciullano e squartano tutti gli invitati in un tripudio di sangue finto e frattaglie. I padroni di casa riescono a fuggire al massacro e si riparano in una specie di bordello sado-maso pieno di freak in borchie e frustini. Qui gli Hare Krishna assassini inizieranno uno scontro all'ultimo sangue con gli inquilini, scontro che culmina in una scena cultissima dove un arancione viene letteralmente sodomizzato con una sega elettrica. Nel bailamme generale irrompono alla fine uno squadrone di redneck armati di mitra che chiuderanno i conti con gli orribili mostri.
Non credo che Chandon mirasse a qualcosa di più che un circo maximo di orrori personali ma volendo si può recepire anche una satira sugli estremismi religiosi che, oggi più che mai, continuano a farci incazzare tremendamente!


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