mercoledì 24 luglio 2013

SHARKNADO

(Id. 2013)

Regia
Cast , ,                          


Lo straordinario successo ottenuto da questo ultimo capitolo della famigerata Asylum è un chiaro esempio di come un idea, portata all'estremo, conti più dell'effettivo valore di un film. Dopo aver sfornato titoli cult come "Mega Shark vs. Giant Octopus" e imbarazzanti mockbuster come "Atlantic Rim" e "Transmorphers" la casa di produzione low budget holliwoodiana mescola insieme il catastrofico attuale dettato dalle incombenti minacce di Tornado che gravano costantemente sull'America con lo shark movie.

Il risultato è "Sharknado" dove ben tre trombe d'aria si accaniscono sulla California demolendo le colline di Hollywood e trasportando con sè nientemeno che un branco di squali inferociti che ruotano nel turbine, sfondano finestre entrando in bar e abitazioni, si gettano nelle piscine, nei tombini e nuotano allegri lungo le strade inondate dal maremoto. Il tutto con i consueti effettacci digitali che costituiscono ormai il marchio di fabbrica asylumiano, mescolando alla cazzo di cane computer graphic con il girato, senza però tentare minimamente di dare parvenza estetica alla cosa.
Vediamo quindi le solite pinne ritagliate a filo d'acqua, inquadrature di squali che si ripetono sempre uguali per tutto il film, ampio dispendio di stock footage, attori cani presi dalla televisione come il protagonista Ian Zering che per tutto il film non si stupisce manco un pò di quello che accade attorno a sè ma brandisce seghe elettriche, fucili a pompa e pistole con cui fa il tiro a segno con gli squali svolazzanti per aria. Sua complice Cassie Sherbo, protagonista nel finale del più improbabile salvataggio della storia.
Non mancano attori degni di nota come un John Heard decisamente sovrappeso e Tara Reid (Il Grande Lebowski) ormai seducente come un pezzo di carta vetrata. L'improbabilità della trama, mescolata alla cafoneria dello script hanno un effetto devastante e, per quanto si possa dire tutto il male possibile, non manca certo lo spettacolo, anzi sembra pure troppo per un film realizzato per il canale ScyFy, ormai veterano di queste produzioni di serie zeta. Il risultato però sono quelle migliaia di spettatori che hanno garantito uno share mai immaginato per un prodotto del genere, alimentato dal cinguettio di massa generato su Twitters, il cui risalto si è sparso a macchia d'olio in tutto il mondo (la notizia è arrivata anche su Rai1) galvanizzando una miriade di nuovi curiosi e detrattori, neofiti non adeguati al magico/tragico mondo della Asylum. Per noi, invece, che navighiamo felici da anni nelle pellicole di quest'indegna produzione, Sharknado diventa lo zenith assoluto di una filmografia qualitativamente improponibile ma che, decidamente, non può essere ignorata dai libri di storia.

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