Regia Chester Novell Turner
Cast Shirley L. Jones, Gladys Ames, Bernard Brown
Quando è stata inventata la parola "Cult" devo
aver pensato a questo film, non riesco ad immaginare nessun altro titolo così
incredibilmente associabile a quest'epiteto ormai così di moda, di questo
mirabile e sorprendente esempio di tarda blacksploitation fatta in casa. Si
perchè ad una prima impressione (che resta comunque la più affidabile) il film
del sedicente Chester Novell Turner (che riuscirà, non si sa come, nel 1987 a
girare una seconda e ultima opera) sembra proprio girato con una telecamera
VHS-C, quei primi scarsi prototipi di camcorder che si affacciavano in quegli
anni al mercato dei consumatori. Niente pellicola quindi e siamo ancora lontani
dal digitale, in questo la sensazione di trovarsi di fronte ad un filmino del
matrimonio è ancora più evidente, ma allora, direte, perchè "Cult"?
Prima di scoprirlo è necessario superare una prova: ovvero
riuscire a sorbirsi 10 minuti di titoli di testa lentissimi e allietati da una
musica infernale con un predicatore che parla in sottofondo con una voce
gutturale e soporifera. Se riuscite nell'impresa senza addormentarvi allora si
può passare alla fase successiva. Black Devil Doll inizia con delle riprese in
una tipica chiesa gospel americana con un prete e un gruppo di parrocchiani
rigorosamente black, successivamente l'attrice principale Shirley L. Jones con
vestito domenicale da zitella e occhialoni da vista, si reca in un negozio dove
compra una specie di bambolone rasta con la bocca movibile, tipo quelli dei ventriloqui.
La negoziante gli racconta la fola dello spirito che possiede la marionetta ma
nonostante questo la nostra se lo porta a casa. Mentre la donna è sotto la
doccia, il bambolone si anima, la spia e successivamente la assale in una
sequenza al ralenty realizzata più che altro con fotogrammi in fermo immagine
talmente confusi che si stenta a capire ciò che accade.
Ma il bello arriva
dopo, la bambola stende sul letto la nera, la spoglia, inizia a emettere fumo
dalla bocca e a ripetere fino all'ossessione "Bitch,Bitch Bitch!",
estrae una schifosa lingua piena di crema biancastra e inizia a leccarla tutta.
Le scene successive sono al limite della pornografia ma nonostante ansimi e
orgasmi si vede poco o niente. Fatto sta che alla tipa dopotutto non dispiace
il pupazzone e quando si risveglia, da sola nel letto e scopre che il pupazzo è
scomparso, comincia a disperarsi. Eccitata, la protagonista vaga in giro a
caccia di uomini ma nessuno sembra soddisfarla come il bambolotto allorchè
torna nel negozio e..sorpresa! La bambola è di nuovo al suo posto. La donna lo
ricompra e lo riporta a casa ma stavolta invece dell'orgasmo troverà la morte!
Come si legge, il regista Turner ha voluto produrre una
storia che ironizza sul moralismo e l'eccesso di religiosità dei neri (e anche
dei bianchi) con ampi dettagli, ambientazioni scarse, fotografia inesistente
(pensare che dovrebbe esserci pure un direttore della fotografia nei credit!) e
una musichetta primitivo elettronica ossessiva e inquietante (mi ci sono fatto
anche la suoneria per il cellulare). Gli attori sono al minimo sindacale e gli
effetti sono pochi e abbozzati. Ciononostante tutto il film diverte nella sua
stramberia e la tipa si rivela persino eccitante, il tutto nel più puro stile
weirdo che taglieggia un pò l'estetica ma di sicuro non si dimentica
facilmente. Sconsigliato ai puristi del cinema ben fatto!
Niente male... non conoscevo affatto questo titolo, segnalazione utilissima, grazie!
RispondiEliminaSai che c'è un altro film con un pupazzo da ventriloquo con fattezze negroidi posseduito da una spirito maligno che arreca pure un titolo pressochè uguale... ?!
RispondiElimina"Black Devil Doll" di Jonathan Louis Lewis del 2007