giovedì 21 settembre 2023

SPACEMAN CONTRO I VAMPIRI DELLO SPAZIO

(Sûpâ jaiantsu - Kaiseijin no majô, 1957) 

Regia Teruo Ishii 

Cast Ken Utsui, Minoru Takada, Junko Ikeuchi 

Parla di “supereroe in tutina dello spazio contro alieni ranocchia, mostri zannuti e astronavi per scolare la pasta” 

Fisico da mangiatore di porchetta, tutina aderente da primo ballerino dell’opera, cuffia da piscina, antennina da fata di carnevale e mantellino ascellare della prima comunione sono i tratti caratteristici del costume di Spaceman (nell’originale Sûpâ jaiantsu), supereroe per bambini giapponese interpretato da Ken Utsui che ebbe un buon successo tra la fine degli anni cinquanta e gli anni sessanta grazie ad una serie televisiva giunta a noi attraverso il rimontaggio dei vari episodi incollati tra loro. Il risultato sono tre film con  titoli come “Gli Invasori della base spaziale”(conosciuto anche come “L’invincibile Spaceman”), “I satelliti contro la Terra” e ” I vampiri dello spazio”. 

In quest’ultimo titolo i distributori italiani e francesi cucirono insieme il terzo e quarto episodio della serie dedicata al super nipponico (che in America fu lanciato con il nome Supergiant) che, in questo frangente, deve affrontare l’invasione degli alieni Kapia, ovvero uno sparuto gruppetto di umanoidi in tutina nera con una ridicola maschera da batrace. Dapprima i Kapia si mettono in combutta con un professore pazzo per generare un mostro zannuto che ricorda le fattezze delle maschere Oni (i demoni giapponesi) ma fa il verso del gabbiano, indossa una tutina dorata con tanto di cerniera in bella vista e saltella da tutte le parti fendendo l’aria con artigli esagerati. Spaceman passa dal completo giacca/cravatta al costumino semplicemente abbassandosi rispetto all’inquadratura della macchina da presa (il che fa un baffo a Nembo Kid che invece deve ogni volta entrare in una cabina telefonica), produce zompi vertiginosi e mena schiaffoni a destra e a manca, il tutto però menandocela con il suo pomposo senso di giustizia per tutto il film. 

Nella seconda parte, sconfitto il mostro, Spaceman affronta direttamente i Kapia a cui basta alzare la mano e fare versacci per lanciare un temibile virus in grado di ammosciare l’umanità. Gli effetti speciali sono quelli che sono, il volo dell’eroe sul fondo del cielo o dello spazio stellato, il modellino dell’astronave che sembra uno scolapiatti luminoso, alieni che sfoderano un inquietante sorrisone alla Joker e sparano raggi dalla bocca. Per fortuna gli scienziati giapponesi (e chi altro poteva?) riescono a salvare il mondo trovando per caso un gas mortale per gli extraterrestri ma assolutamente innocuo per la razza umana, il tutto narrato a tratti da una pomposa voce narrante. Classico finale con bambini che salutano l’eroe mentre vola verso lo spazio e noi qui a continuare a chiederci dove cazzo sono finiti i vampiri citati nel titolo del film! 

Nessun commento:

Posta un commento