mercoledì 9 novembre 2022

SICK-O-PATHICS

(1995) 

Regia Brigida Costa e Massimo Lavagnini 

Cast Massimo Lavagnini, David Warbeck, Dardano Sacchetti 

Parla di “antologia omaggio del bis italiano con borse cannibali, bambole gonfiabili viventi e un terribile cannibale spara puzzette” 

Il detto popolare “nella botte piccola c’è il vino buono” è quanto di più adatto per descrivere questa opera cult del duo Brigida Costa e Massimo Lavagnini, due super fan del cinema low budget soprattutto italiano che realizzano un’antologia di piccoli frammenti horror contraddistinti da una feroce quanto spassosissima ironia surreale, la cui forma a zero budget, ai limiti dell’amatorialità si trasforma da difetto a poderosa marcia in più verso un cinema che non le manda a dire. Partendo da un incipit che si apre su una cacca di gomma a cui è applicato il cartellino “classico cinema italiano” (tanto per non lasciare dubbi in merito agli intenti dei registi) il film prosegue con una sorta di gigantesco bullo con i dreadlock (interpretato dallo stesso lavagnini) che si esibisce in una serie di cattiverie ai danni dei passanti, fino ad incontrare un regista incompreso che lo obbliga a visionare le VHS dei suoi lavori, legandolo ad una sedia. Già l’apparizione di Dardano Sacchetti, storico sceneggiatore di Fulci, Argento, Deodato, Castellari ecc.ecc., ci fa capire che l’intento non è solo di omaggiare il cinema Bis italico ma interagire con lo stesso attraverso i suoi protagonisti. 

Vediamo quindi apparire come per magia sullo schermo Lucio Fulci e Luigi Cozzi in due improbabili spot pubblicitari che inframezzano l’antologia, David Warbeck che interpreta un assurdo medico vestito con completi intimi femminili e sfodera un’oscena linguaccia nell’episodio più spassoso, l’omaggio ad Antrophophagus di Joe D’amato in versione comica intitolato Aerophagus. Qui il marinaio cannibale si è invece dovuto cibare di fagioli pertanto uccide a colpi di scuregge sciogliendo letteralmente i corpi con i suoi gas micidiali. Nello stesso episodio compare anche il compianto Marco Antonio Andolfi in una ilare sequenza a base di puzzette e vomito su un aereo di linea costruito con il cartone (ma efficacissimo direi!). Lo stesso D’amato compare in un breve cameo nell’episodio centrale “The Poor, The Flesh & The Bag” dove si narra di una borsa che viene dimenticata in strada, il protagonista tenta di rincorrere la donna che l’ha smarrita ma la perde di vista e decide quindi di tenersela per sé. Mal gliene colga perché la valigetta è in realtà un orrendo mostro cannibale che divora il malcapitato per poi tornare nelle mani della sua proprietaria, in attesa di smarrirla nuovamente. Geniale cortometraggio questo, arricchito da una mutazione mostruosa a passo uno grezza ma divertente.

Il primo episodio “Hello Dolly” parla invece di un buzzurro che compra una bambola gonfiabile da un losco Mr. Sinister (interpretato dal celebre Make-Up artist di Demoni, Sergio Stivaletti), nella notte la bambola si anima e comincia a inondare l’uomo con uno schifoso liquido biancastro che sembra sperma ma che in realtà trasforma l’incauta vittima, dapprima in una specie di gigantesco profilattico per poi concludere la mutazione rendendolo a sua volta un bambolo gonfiabile. Tra gli altri cameo c’è anche la scream queen Linnea Quigley e la figlia di Lucio Fulci, Antonella (nella parte di una donna gravida che espelle il feto a seguito dei mortali effluvi di Aerophagus). Altre apparizioni celebri sono quelle del regista Sergio Bergonzelli e Rick Gianasi celebre per la sua interpretazione di Sgt. Kabukiman N.Y.P.D., uno dei cult movie della Troma. Sick-O-pathics, opera grezza e poverissima, celebra il mondo del cinema sommerso con una genialità altrettanto spiazzante e mordace, nella sua scarsa durata (meno di un’ora) c’è un’intera storia che si tramanda da decine di anni, oggi più viva che mai. Del film esiste anche una versione con un quarto episodio, disponibile in una rara videocassetta stampata in Germania. 

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