giovedì 10 marzo 2022

L’ INVASIONE DEI RAGNI GIGANTI

(Invasion of the giant spiders, 1974) 

Regia: Bill Rebane 

Cast: Leslie Parrish, Barbara Hale, Steve Brodie 

Genere: Horror, Fantascienza 

Parla di “meteorite si schianta sulla Terra e genera automobili truccate da ragno gigante” 

Membro a tutti gli effetti dei Monster Movie fuori tempo massimo, il film di Bill Rebane è conosciuto soprattutto per essere stato menzionato nientemeno che da Stephen King nel suo saggio sul genere horror “Danse Macabre” e non certo in termini lusinghieri. In particolare lo scrittore cita l’assurda modalità con cui ci viene propinato il classico mostrone che, come lascia intuire il titolo, è ovviamente un ragno gigante. Praticamente si tratta di un’automobile (una Volkswagen, in verità) rivestita con un telo nero, due occhi finti e una serie di enormi tralicci piegati che costituiscono le zampe, mosse su e giù da un operatore. Il finto aracnide si muove quindi in orizzontale mentre gli arti oscillano lateralmente senza mai toccare il suolo: un effetto a dir poco straniante ma delizioso per chi ama il vero cinema Trash. 

L’ambientazione rurale si alterna con gli ambienti da base militare così come la trama si sposta dalle vicissitudini dei coniugi Kester e i due scienziati che cercano di fermare l’avanzata dei mostri. Nel primo caso assistiamo alle solite schermaglie di coppia tra l’avvenente Ev (Leslie Parrish) classica moglie insoddisfatta e dedita all’alcool, e il gretto marito Dan (Robert Easton) che invece di andare ai raduni di un animoso predicatore si dedica a rapporti extraconiugali (mirabile la gag dell’amante che lo rincorre sulla porta con il corpetto dimenticato). Per quanto riguarda i due scienziati, invece, troviamo la scienziata Vanger (Barbara Hale) che sin dall’inizio deve controbattere ad una serie di battute maschiliste e il professor Vance (Steve Brodie) membro nientemeno della NASA. 

Tutto ruota attorno alla caduta di un meteorite, realizzata malamente con una serie di sovraimpressioni cromatiche e una buona dose di esplosioni in giro per la campagna. Dal cratere formatosi dopo l’impatto spuntano delle polpette giganti al cui interno il buon Dan trova degli strani vetrini che scambia per diamanti ma non si accorge della tarantola che guizza sotto il tavolo di casa. L’ingordigia di Dan lo porta a racimolare più polpette possibili, riempiendosi di fatto la casa di ragni dalla crescita rapida. In realtà poi di mostri giganti se ne vedono a malapena un paio e realizzati con queste zampone oscillanti che, sinceramente, sono la punta dell’iceberg del ridicolo. Il film, di per sé, è perfetto per colmare i nostalgici dei film per la televisione che riempivano i pomeriggi degli anni ottanta, la sua esigua durata lo rende, poi, adatto a tutte le ore del giorno. 

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