Regia Pepe De Las Heras
Cast Paul Naschy, Rodolfo Sancho, Txema Sandoval
Per trovare un titolo
corrispondente a questo low budget gory movie spagnolo bisognerebbe pensare ad
opere come "Bad Taste" o l'australiano "Undead" dove la
forzata indipendenza cinematografica dava agli autori inaspettate possibilità
anarchico-espressive. In effetti anche qui l'esordiente Pepe de las Heras
costruisce il suo calderone weirdo con gran desiderio di irridere, stupire e
disgustare il pubblico attraverso le avventure di due galeotti, Choro (Rodolfo
Sancho) e Cortaojos (Txema Sandoval), i quali, dopo aver rapito la formosa
Iciar (Isabel del Toro) progettano di attaccare il boss Vicuna per recuperare
il maltolto di una rapina, peccato che si troveranno invischiati in una sorta
di invasione extraterrestre dove una banda di alieni sodomiti stupra e insemina
i maschi e rapisce le donne per farle decomporre con un gas verdastro e
servirle in un banchetto cannibalistico.
Il canovaccio è sempre un pò lo
stesso e il buon Pepe non ci risparmia citazioni in perfetto Troma-style dove
poliziotti imbecilli finiscono con la faccia nella merda per poi assaggiarla
deliziati, o situazioni alla Sam Raimi con un balletto della sega elettrica in
un tripudio di membra saltellanti. Il problema di Mucha Sangre non è quindi
l'aura anarchica che non risparmia niente e nessuno, arrivando a prendere in
giro anche l'immaginario folkloristico del contadino Basco, nemmeno il budget
esiguo che comunque, ben speso, ha permesso al film di mantenere un'estetica
più che decente.
Semmai la debolezza arriva dal
fatto che, opere di questo genere, se ne stanno facendo in abbondanza in tutto
il mondo, forti di un'abbassamento dei costi generali del cinema e dell'avvento
del mondo digitale che ha permesso a numerosi filmakers di poter esprimere il
loro talento attraverso nuovi linguaggi visivi, il che inevitabilmente svilisce
tentativi come questo che non hanno più niente di nuovo da dire, nemmeno quando
il protagonista si mette a pisciare contro la telecamera nel penoso tentativo
di disgustare lo spettatore. In definitiva Mucha Sangre, nonostante la sua
inutilità concettuale, rimane pur sempre un buon divertissement per un pubblico
di bocca buona e poi c'è Paul Naschy, nella parte del boss sodomita, che con la
sua recitazione fuori dalle righe, rende sempre godibile lo spettacolo a cui
partecipa.
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