lunedì 22 gennaio 2018

L.S.D. INFERNO PER POCHI DOLLARI

(Id. 1967)
Regia  
Cast    , ,




Un'automobilina giocattolo che gironzola per un parco, accosta ai piedi di due tizi benvestiti e subito esplode, non contento il ragazzino che manovrava il giocattolo accoppa con una freccia al curaro il terzo tizio lasciando in vita solo una ragazzina alla quale dichiara "Mi chiamo Rex Miller e da grande voglio  fare l'agente segreto". La ragazzina lo guarda esterefatta e risponde "Beato te!!"

Comincia così, accompagnato da una canzoncina che plagia apertamente il tema di James Bond e cantata da un Nicola di Bari urlatore alla sbarra, quello che è considerato il primo film italiano sull'LSD con tutti i pregi e i difetti che quest'affermazione comporta. Conosciuto con un'altra valanga di nomi (Un'atomica nel cervello, Flesh of the devil, ecc. ecc.), il film di Massimo Mida, scomparso nel 1992 dopo una non propriamente eccelsa carriera nel cinema, più che trattare di esperimenti psichedelici sullo stile di Roger Corman, preferisce buttarsi in una spy story caciottara portando l'american boy Guy Middleton a togliersi il cappello da cowboy e indossare il completo da 007 dei poveracci. 

La messa in scena è talmente rozza e pasticciata che sembra di trovarsi in una parodia alla Franco e Ciccio piuttosto di  un film d'avventura fatto e finito. Le tematiche sociali sulla droga vengono ridotte al minimo con qualche effetto di sovrapposizione, in realtà più che all'interno della pellicola, l'allucinogeno sembrano averlo preso gli sceneggiatori  ed il regista stesso i quali piazzano dentro al copione una serie di dialoghi surreali ed una serie di accessori alla James Bond che sembrano usciti da un incubo di Fleming, con libri e pendoli che si trasformano in radio ricetrasmittenti, candelabri con auricolari e persino un'autocisterna dotata di periscopio, per tacere poi delle ridicole sparatorie dove i banditi colpiti fanno delle simulazioni di morte platealmente finte o gli inseguimenti in auto che durano un'eternità. Non contento il regista ci piazza la sottostoria degli esperimenti segreti americani con LSD e tanto di ripresine in super8 dei soldati che impazziscono. 

Ma il meglio del peggio Mida, che come l'omonimo Re trasforma in merda tutto quello che tocca, ce lo offre nell'assurdo finale dove la coppia di agenti segreti, dopo aver sgominato la banda di malfattori capitanata da Mister X (ma che fantasia, eh?!) si concedono un brindisi con un whisky speciale, dove a loro insaputa è stata sciolta la potente droga. E così nell'ilarità generale, vediamo i protagonisti ridere e danzare come se avessero un bastone dritto nel sedere fino ai titoli di coda lasciando lo spettatore basito di fronte a tanta atrocità. Rimangono a consolare i bei paesaggi calabro svizzeri e una colonna sonora di Egisto Macchi non da buttar via. Preso a piccole dosi, comunque, il film risulta anche divertente nel suo genere.
 

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