Regia Massimo Mida
Cast Guy Madison, Franca Polesello, Mario Valgoi
Un'automobilina giocattolo che
gironzola per un parco, accosta ai piedi di due tizi benvestiti e subito
esplode, non contento il ragazzino che manovrava il giocattolo accoppa con una
freccia al curaro il terzo tizio lasciando in vita solo una ragazzina alla
quale dichiara "Mi chiamo Rex Miller e da grande voglio fare l'agente segreto". La ragazzina lo
guarda esterefatta e risponde "Beato te!!"
Comincia così, accompagnato da
una canzoncina che plagia apertamente il tema di James Bond e cantata da un Nicola
di Bari urlatore alla sbarra, quello che è considerato il primo film italiano
sull'LSD con tutti i pregi e i difetti che quest'affermazione comporta. Conosciuto
con un'altra valanga di nomi (Un'atomica nel cervello, Flesh of the devil, ecc.
ecc.), il film di Massimo Mida, scomparso nel 1992 dopo una non propriamente
eccelsa carriera nel cinema, più che trattare di esperimenti psichedelici sullo
stile di Roger Corman, preferisce buttarsi in una spy story caciottara portando
l'american boy Guy Middleton a togliersi il cappello da cowboy e indossare il
completo da 007 dei poveracci.
La messa in scena è talmente
rozza e pasticciata che sembra di trovarsi in una parodia alla Franco e Ciccio piuttosto
di un film d'avventura fatto e finito.
Le tematiche sociali sulla droga vengono ridotte al minimo con qualche effetto
di sovrapposizione, in realtà più che all'interno della pellicola,
l'allucinogeno sembrano averlo preso gli sceneggiatori ed il regista stesso i quali piazzano dentro
al copione una serie di dialoghi surreali ed una serie di accessori alla James
Bond che sembrano usciti da un incubo di Fleming, con libri e pendoli che si
trasformano in radio ricetrasmittenti, candelabri con auricolari e persino
un'autocisterna dotata di periscopio, per tacere poi delle ridicole sparatorie
dove i banditi colpiti fanno delle simulazioni di morte platealmente finte o
gli inseguimenti in auto che durano un'eternità. Non contento il regista ci
piazza la sottostoria degli esperimenti segreti americani con LSD e tanto di
ripresine in super8 dei soldati che impazziscono.
Ma il meglio del peggio Mida,
che come l'omonimo Re trasforma in merda tutto quello che tocca, ce lo offre
nell'assurdo finale dove la coppia di agenti segreti, dopo aver sgominato la
banda di malfattori capitanata da Mister X (ma che fantasia, eh?!) si concedono
un brindisi con un whisky speciale, dove a loro insaputa è stata sciolta la
potente droga. E così nell'ilarità generale, vediamo i protagonisti ridere e
danzare come se avessero un bastone dritto nel sedere fino ai titoli di coda
lasciando lo spettatore basito di fronte a tanta atrocità. Rimangono a
consolare i bei paesaggi calabro svizzeri e una colonna sonora di Egisto Macchi
non da buttar via. Preso a piccole dosi, comunque, il film risulta anche
divertente nel suo genere.
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