Regia Edward L. Cahn
Cast John Agar, Jean Byron, John Carradine
Ecco un mirabile esempio di come
si riesca a costruire una colossale invasione aliena con quattro soldi,
utilizzando solo filmati di repertorio e quattro attori in croce. Invisibile
Invaders parte con la non trascurabile idea che gli alieni siano invisibili a
occhio nudo e che quindi astronavi, mostri e quant'altro non si vedano. Con
questa economica base di partenza il regista Edward L. Cahn non deve far altro
che buttare nel calderone un pò di immagini di distruzioni e incendi vari,
tanto tutta la trama è incentrata sui quattro personaggi che si rifugiano nel
bunker per trovare il punto debole degli invasori. Ovvio che bisogna mostrare
anche qualche aggressione di terra, ecco allora che spunta un'idea che nello
stesso anno verrà utilizzata anche dal signor Ed Wood per Plan 9 from Outer
Space.
Gli alieni si impossessano dei cadaveri e li rianimano per uccidere,
vediamo così una serie di morti viventi (tutti stranamente in giacca e
cravatta) ciondolare comicamente come spaventapasseri, impossessarsi del
microfono degli speaker negli stadi e annunciare la loro terribile minaccia di
invaderci entro 24 ore. Nel film c'è anche John Carradine, unico attore degno
di nota che guarda perplesso la telecamera a inizio film prima di esplodere
salvo poi ritornare come zombi tutto inceronato come una statua di cera, ad
avvisare il suo collega, l'antinuclearista Dottor Adam Penner che alieni
invisibili stanno per conquistare la terra. Nonostante l'economicità della
pellicola e l'abuso smodato della voce narrante, la quale ci racconta
praticamente il film per filo e per segno, il tutto regge abbastanza bene e si
lascia guardare, complice anche la "fortunatamente" breve durata del
film.
I personaggi sono oltremodo stereotipati secondo i classici stilemi del
cinema americano del dopoguerra, c'è il soldato rozzo ma coraggioso, il vecchio
professore saggio, la verginella che prima fa la preziosa poi si innamora
perdutamente del militare e dulcis in fundo, il cittadino laureato di fresco
pusillanime e disfattista. Però l'idea degli zombi posseduti dagli alieni,
seppur sviluppata male, è avanti anni luce e in un certo qual modo sembra il
prologo ideale a "La Notte dei Morti viventi" dieci anni prima. Del
resto il Regista Cahn che, pur essendo qui un vero e proprio can, non è nuovo
ad aver ispirato il cinema fantahorror del ventennio successivo. Il suo
"IT!The terror beyond outer space" si può considerare il precursore
di Alien mentre è iconograficamente accertato che l'altro suo titolo più
conosciuto "Invasion of the Saucer Man" abbia ispirato in maniera
importante "Mars Attack" di Tim Burton.
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