(Grapes of death, 1978)
Jean Rollin fa parte di quella
schiera di registi europei consacrati all'underground ma sopratutto al sexy
horror, suoi sono una interminabile sequela di pellicole impregnate da vampire
lesbiche ignute e lordate di sangue. Tanto per citare il titolo della sua punta
di diamante nel genere, è il regista di "Violenza ad una vergine nella
terra dei morti viventi". Meno conosciuto di Jesus Franco e Amando de
Ossorio, Rollin è di diritto l'esponente francese di quella corrente europea
che ha attraversato il cinema degli anni '70, legata al sesso e allo splatter.
Purtroppo Rollins è anche tristemente famoso per un taglio registico
straniante, legato ad interminabili piani sequenza che vorrebbero essere
"artistici" ma che invece generano solo una noia mortale nonostante
l'interessante cast di contorno a base di belle ragazze generose con cui
infarcisce i suoi film (quando non era impegnato a girare porno). Le Raisins du
Morts rappresenta una delle sue punte massime in quanto a budget disponibile,
abbandona sesso e vampire per orientarsi ad una variante campagnola de Night of
the Living Dead. Elizabeth (Marie-Georges Pascal) viaggia in treno con un'amica
per andare a trovare il fidanzato nel sud della Francia, ad una fermata però
sale un ragazzo col volto incrostato di pus e sangue che si siede nel suo
vagone e che la guarda in modo inquietante: questa è, a mio avviso, una delle
scene più belle del film, dotata di una tensione insostenibile che purtroppo il
resto della pellicola (sopratutto nel finale) non riesce a mantenere.
La
protagonista scappa dal treno dopo aver trovato il cadavere dell'amica e
scoprirà in mezzo ai boschi una realtà rurale tutt'altro che rassicurante. Un
pesticida gettato sui vigneti del paese vicino ha, infatti, contaminato il vino
che bevono gli abitanti, trasformandoli in zombi assassini e purulenti. Ottimi
momenti splatter, un pò di tensione ma sopratutto tanto trash in scene spesso
montate male, attori pessimi e una sceneggiatura che fa acqua da
molte parti...nelle restanti, invece, abbonda di vino contaminato!
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