Regia Griff Furst
Cast Michael Gross, Christopher Atkins, Greg Evigan
Nel 2008 la Asylum non era ancora
un istituzione del trash cinematografico di cassetta, ma si posizionava a modo
suo sul mercato di nicchia come irriverente produttrice di mockbusters senza
vergogna. In particolare questo film di Griff Furst (che nei credits si firma
come Louie Myman, forse vergognandosi preventivamente del risultato ottenuto) regista
senza troppe pretese della scuderia Asylum, si rifà, ma solo nel titolo, a
10000 AC, che già di per sé è considerato il più brutto lavoro di Roland
Emmerich. Se l'ispirazione è maestra, perché dunque non realizzare qualcosa di
veramente immondo e inguardabile? Incredibile ma vero, con 100 million BC , la
Asylum riesce nel suo intento e crea uno dei più brutti e imbarazzanti film di
sempre pregno di una serie di momenti memorabili che oggi affollano le pagine
di youtube.
La trama pasticcia con Philadelphia experiment, Stargate, Ritorno
al Futuro, Godzilla (quello di Emmerich) e Jurassic Park, portando un gruppo di
soldati capitanati dallo scienziato Michael Gross (l'immortale papà di Casa
Keaton qui evidentemente imbarazzato a recitare perché fa delle facce assurde!)
ad attraversare il tempo tornando indietro nella preistoria per recuperare la
precedente spedizione che lo stesso scienziato aveva inviato 30 anni prima.
Giunti nel mesozoico (o giù di lì) i soldati vengono decimati da piante
velenose, coccodrilli e velociraptor assassini fino ad all'incontro con il Red
One, una specie di tirannosauro che sembra uscito protagonista di un barbecue
andato male. Dopo aver trovato quattro sopravvissuti della precedente
spedizione, tra cui Cristopher Atkins (il ricciolone di Laguna Blu!!!) tornano
tutti indietro (tranne Gross che rimane a chiudere il varco) portandosi dietro
per sbaglio il T-REX amaranto che inizia a terrorizzare la città (insomma... i
passanti manco se lo cagano!).
A un certo punto le cose diventano confuse
quando rispunta fuori lo scienziato Gross ringiovanito che aiuta i
sopravvissuti, dopo aver corso alla cazzo per tutta la città, a chiudere in un
tunnel il mostro e farlo fuori definitivamente. La cosa che casca all'occhio è
l'assoluta rozzaggine degli effetti speciali, i dinosauri sembrano usciti da un
videogame playstation del dopoguerra, inseriti alla cazzo all'interno delle
inquadrature (il che è diventato poi il marchio di fabbrica della Asylum).
Nella scena dell'attacco del coccodrillone nel fiume, il regista, evidentemente
imbarazzato anche lui dalla pessima CGI, fa tremare all'inverosimile la
telecamera inquadrando solo dettagli confusi dell'assalto del mostro, nel
tentativo puerile di nascondere l'assenza del mostro stesso.
Non parliamo poi
dei Velociraptor, scaricati da qualche brutto software di grafica per
effettisti in erba (ed è probabile che se la fumino anche!) che spuntano
dall'improvviso trascinando malamente con sè i personaggi ritagliati da un
green screen dozzinale. Nelle scene urbane assistiamo poi a incredibili balzi
dall'elicottero dei personaggi che non si scomodano neanche a simulare una
caduta, rimangono immobili come tronchi e vengono sbattuti sul marciapiede con
il fermo immagine. Insomma ci sono delle scene talmente assurde e malfatte che
mi è proprio impossibile descriverle, vanno viste e godute assolutamente con un
bel bicchierone di birra e lo sputo libero, preferibilmente diretto verso il
televisore!
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