Regia William Girdler
Cast: Charles Kissinger, James Carroll Pickett, Sherry Steiner
Il bello del cinema è che le idee
si copiano da un film all'altro generando spesso altrettante nuove idee che si
trasformano, poi, in pietre miliari per le generazioni future. A volte questo
accade partendo da piccolissimi B-Movie come questo Three on a Meathook
(Letteralmente "tre su un gancio da macellaio") opera prima di
William Girdler, re dell'exploitation anni'70. Questo slasher movie parte da
una sceneggiatura che ricalca spudoratamente quella di Psycho ribaltandone però
i personaggi (all'inizio l'assassino sembra essere il figlio mentre poi si
scopre che è il padre) e aggiungendo generose dosi di nudo e splatter. In
definitiva un prodotto da drive in che nella sua mediocrità ha ispirato un
classico dell'Horror moderno quale The Texas Chain Saw Massacre uscito due anni dopo.
Il film di Girdler,
infatti, sviluppa per primo, anche se in maniera piuttosto superficiale, l'idea
della famiglia cannibale che appende corpi di giovani donne su ganci da macellaio
per sfamare la madre di Billy (James Pickett), da lui creduta morta ma invece
viva e vegeta e affetta da una sindrome cannibalistica che il padre (Charles
Kissinger) provvede a placare ammazzando giovanette nella loro abitazione.
Succede a quattro ragazze, all'inizio del film, che, dopo una gita in barca,
rimangono in panne con l'auto e incontrano il giovane e gentile Billy che si
offre di ospitarle per la notte. Dopo il massacro, il padre accusa il ragazzo
di avere turbe sessuali e istinti omicidi incontrollabili, ma Billy non ci sta,
va in città a sbronzarsi e incontra Sharon (Sherry Steiner) che si innamorerà
di lui e lo aiuterà a scoprire il terribile mistero che nasconde la sua
famiglia.
Il finale ci rivelerà in maniera piuttosto raffazzonata l'incubo ad
alta macelleria del padre, tutto intento a preparare fettine di carne
direttamente da un braccio umano smembrato. Sorretto da un'ottima colonna
sonora beat/psichedelico dello stesso regista in collaborazione con il gruppo
American X press (che appare dal vivo in alcune scene) il plot narrativo scorre
bene ed è sufficientemente divertente, anche se non brilla certo per
originalità. Le scene splatter sono debitrici dello stile di Herschell Gordon
Lewis , la sceneggiatura è di Alfred Hitchcock, eppure in questo copia e
incolla cinematografico qualcun altro ci ha attinto qualcosa e ci ha costruito
su un capolavoro, stiamo, ovviamente parlando di un certo signor Tobe Hooper .
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