mercoledì 4 novembre 2015

HAIRSPRAY - GRASSO E' BELLO

(Hairspray, 1988)
Regia
Cast , ,


Non tutto il trash viene per imbruttire, esiste anche il trash artistico che fu prerogativa della coppia Morrissey/Warhol e il trash allegro, frizzante e anticonvenzionale di John Waters, un vero e proprio spettacolo per gli occhi e spesso anche per  lo stomaco (Guardatevi Pink Flamingos se volete farvi un'idea!) che in questa sua ottava produzione sbeffeggia la sua Baltimora anni sessanta a base di balletti televisivi, rock'n'roll, chiome cotonate e ultragonfiate e nuvole su nuvole di lacca fissante. Ottavo lungometraggio giunto dopo sette anni dal geniale Polyester (in cui fu inventato il nostro amato "Odorama"), Hairspray conduce lo spettatore in un universo alternativo dove la protagonista cicciotta Tracy va talmente in fissa per lo spettacolo televisivo "The Corny Collins Show" da diventare più brava dei giovani ballerini che ad ogni puntata si sfidano in gare di danza a base di soul, rock e blues. Non solo, Tracy diventa subito un'icona della bellezza, adorata dai fans, ruba persino il fidanzato Link alla viziatissima Amber  e comincia a battersi per l'integrazione razziale di tutti i neri che non vengono ammessi al programma televisivo se non per un giorno a settimana. 

Rispetto ai precedenti film di Waters il trash è più nei contenuti, trasgressivi e demenziali, che non nella forma, qui decisamente alta anche a fronte di un cospicuo budget a disposizione. Nonostante questo, Waters non rinuncia ai suoi attori preferiti ed infatti troviamo l'immortale Divine nel doppio ruolo maschile (il laido e razzista proprietario dello studio televisivo) e femminile (la squallida madre di Tracy) e la fedelissima Mink Stole, apparsa praticamente in tutti i film del regista di Baltimora. Nel cast oltre a Jerry Stiller (papà del più fortunato Ben) e Sonny Bono (partner di Cher e deputato americano negli anni novanta) compaiono in un piccolo cameo Pia Zadora e Rick Ocasek (leader del gruppo rock The Cars) nella parte di due psicotici beatnick nuovaiorchesi. 

Per il resto il film non perde una virgola della sfrontata irruenza delle pellicole di Waters, pur limitando l'effetto shock a pochi momenti (lo schiacciamento del pedicello su tutti...) il maestro del cattivo gusto non perde occasione per sbeffeggiare a fondo la middle class americana, bianca, conservatrice e razzista esemplificata mirabilmente nel personaggio di Prudence Pingleton, nevrotica madre dell'amica di Tracy, Penny (che ha perennemente in bocca qualcosa) che arriva a rinchiudere la figlia in un manicomio (gestito dallo stesso Waters armato di rotella ipnotica) dopo che questa si è invaghita di un ragazzo negro. Impressionante la sferzata di canzoni rock presenti nella colonna sonora, grandi momenti coreografici, tanta demenzialità e un messaggio di speranza per i diversi e gli emarginati, di cui Waters da sempre, vuole essere il paladino.

1 commento:

  1. l'ho appena visto, molto bello, si segue tutto dun' fiato...e sintetizzando ciò che hai detto tu 'il trash c'è anche se non esplicito...'

    RispondiElimina