Regia Don Sharp
Cast Nicky Henson, Mary Larkin, Ann Michelle
Conosciuto anche come "The
Death Wheelers" il film del prolifico regista marchiato Hammer, Don Sharp
è una sorta di bikesploitation di stampo satanista divenuto un cult nel Regno
Unito. Già dalle prime immagini relative ai titoli di testa, la resa suggestiva
risulta molto efficace con motociclisti che passano lentamente sul prato
nebbioso di una specie di cimitero druido, anche gli abiti hanno un'impronta
molto particolare con quei caschi che richiamano teschi e tibie, giubbotti neri
e il nome dei membri della gang "The living dead", vergato con il
sangue sul petto. Il protagonista è il giovane e aitante Tom che vive in
compagnia del suo fido rospo, la madre e il vecchio maggiordomo (una delle
ultime interpretazioni di George Sanders prima del suicidio).
Dopo aver
scoperto che il padre aveva fatto un patto con il diavolo, Tom decide di fare
altrettanto. Il giorno successivo, in compagnia della sua band di motociclisti,
Tom si getta a capofitto in una serie di bravate, facendo uscire di strada
automobili, molestando le persone e insidiando le baby sitter al parco con il
passeggino. Dopo una serie di inseguimenti (invero ottimi, sono la cosa
migliore del film) Tom cade con la moto da un ponte e annega. Al suo funerale
viene grottescamente sepolto con la moto in un metro di terra (tanto che si
deve fare la montagnola...mah!) e qui spunta l'anima hippie di Don Sharp con un
funerale un pò freak al ritmo di una ballata che si intitola "Riding
Free". Ovviamente a questo punto il motociclista risorge, torna dai
compagni e li convince uno per uno a fare un patto per tornare in vita dopo il
suicidio e scatenarsi di seguito in una serie di violenze che non risparmiano
neanche i neonati: in una scena si vede proprio uno dei satanici bikers
ribaltare un passeggino senza alcuna pietà.
L'unica a decidere di non seguire
le orme del capo è proprio la sua fidanzata Abby che sarà fatale per la gang di
morti viventi, alla fine tutti gli zombikers (!!!) torneranno alla terra
formando ingloriosamente un cumulo con una bizzarra forma di stronzo! Sharp si
rifà neanche troppo velatamente ad Arancia Meccanica, sia per l'iconografia kitsch
& pop dei costumi e delle scenografie, sia per la costruzione del
personaggio di Tom, giovane bene con tendenze sado-violente. Il film,
nonostante alcune virate decisamente trash, si lascia vedere piacevolmente e la
colonna sonora la si ascolta volentieri. Di certo per Sharp i tempi della
Hammer sono finiti anche se riuscirà comunque a partecipare al progetto Hammer
House of Horror nel 1980.
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