Regia Renato Polselli
Cast Mickey Hargitay, Rita Calderoni, Raul Lovecchio
Per introdurre al meglio questa
fatica di Renato Polselli cito testualmente le parole del geniale Dottor
Kurando relative alla Sindrome di Monkey Island:

Mai parole furono più appropriate
per descrivere la recitazione in questo "Delirio Caldo", sorta di
slasher italico dai contenuti softcore. Rita Caldana è la moglie del dottor
Lyutak (interpretato dal marmoreo Mickey Hargitay) e per tutto il tempo
strabuzza gli occhi come una pazza e continua a dire al marito "Io sono
tua...fai di me quello che vuoi...ecc. ecc..). Ma la brava donnina di casa sa
che il consorte, pur essendo uno stimato psicologo criminale, ha delle turbe
psichiatriche mica da ridere. Lo vediamo all'inizio del film, adocchiare le
cosce di una ragazzetta alla quale da un passaggio e poi cerca di stuprarla
lungo le rive di un fiume, e qui assistiamo subito alla classica scena della
vittima che corre ed il mostro che, pur camminando lentissimo, riesce sempre a
raggiungerla e ucciderla, tutto questo in una sequenza di scene interminabili
che ti viene voglia di strangolare te la tipa pur di finire stà scena.


Non contento l'assassino sistema il
cadavere sulla finestra per simulare il suicidio, basta un alito di vento
perchè si spezzi un cavo teso e la ragazza morta cada di sotto. Entra la
polizia, sfascia mezza casa ma il corpo non si sposta di un millimetro, entrano
in bagno e finalmente il corpo cade di sotto.
Dopo un'ora di questo andazzo finalmente vediamo qualche sogno erotico
della moglie di Lyutak che lesbeggia con la cognata (Christa Barrymore) e la
servetta (Carmen Young) mentre Lyutak assiste incatenato facendo smorfie
inenarrabili. Dopo un pò di queste nudità, la servetta viene rapita, Tano
intanto entra dalla cantina e dai fori di una porta vede la ragazza e
l'assassino, non si sa cosa faccia quest'ultimo alla ragazza, visto che le
fruga dentro (????) ma subito dopo la stordisce con una bombola di morfina e se
ne va. Tano libera la ragazza, telefona alla polizia ma la cognata lo chiude in
casa e mette fuori un biglietto (C'è un uomo in casa...) per avvertire il
dottore e la moglie. Il dottore entra in casa, strangola Tano con una catena
(sempre con molta calma...) e scopre il tremendo triangolo che si è andato a
creare nel suo nucleo familiare. Mi fermo qui perchè non voglio svelarvi il
finale casomai riusciste a vedervelo tutto. Unica precisazione, Tano
magicamente risorge a fine film ma il buon Polselli non ci svela come. A
proposito del regista si dice che questo sia il suo miglior film, non vedo
quindi l'ora di vederne il peggiore!
Sin dal titolo il Polselli ci
sintetizza che razza di spettacolo stiamo per vedere, quindi, in definitiva
assistiamo ad un film onesto!
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