martedì 15 maggio 2012

I MISTERI DELLA MAGIA NERA

(Los Misterios de la Magia Negra, 1958)

Regia Miguel M. Delgado
Cast: Nadia Haro Oliva, Carlos Riquelme, Aldo Monti

Che l'exploitation messicana ogni tanto riveli qualche piccola ma gradita sorpresa non è una novità. La produzione di titoli, tra gli anni quaranta e gli anni settanta, è stata così vasta che non è difficile reperire un buon horror come questo "Misterios de la magia negra" diretto dal regista Miguel M. Delgado che, in quasi un secolo di vita, ha diretto la bellezza di 139 film. Un mestierante con tale esperienza sa bene cosa vuole il pubblico ed infatti la pellicola è pregna di quell'atmosfera malsana che solo certo cinema di serie zeta riesce a emanare. Intendiamoci, non siamo di fronte alla solita tavanata fatta alla cazzo di cane, gli attori sono maledettamente efficaci, in particolare la magnetica Nadia Haro Oliva che interpreta la maga Eglé Elohim, artefice di impressionanti spettacoli in stile "Grand guignol" che anticipano di dodici anni "The Wizard of Gore" di Lewis.
Da menzionare inoltre l'ottima fotografia che genera penombre alquanto marcate per quasi tutto il film. Anche le scenografie concorrono a dare la giusta atmosfera che oscilla tra le segrete medioevali ed eleganti teatri ricchi della buona borghesia messicana.A chiudere il cerchio lo sceneggiatore argentino Ulises Petit de Murat sviluppa una storia pressocchè perfetta che cattura l'attenzione senza mai far calare il solito velo di noia che contraddistingue prodotti simili, roba da far invidia agli scribacchini moderni! La magia nera del titolo è quella utilizzata dall'illusionista Eglé Elohim, che realizza spettacoli ipnotici con il suo servo che sembra un clone di Gollum. Una sera il Prof. Elodio Tejeda, studioso di occultismo, assiste al suo spettacolo e nota l'uso di formule magiche legate a un antico stregone italiano condannato al rogo. Dopo un colloquio con la maga, il professore la convince a rivelargli il luogo dove è sepolto lo stregone ma nel contempo la donna scatena un mortale sortilegio nei suoi confronti. Poco conosciuto e inspiegabilmente estraneo alla cultizzazione selvaggi a cui vengono destinati prodotti del genere, Misterios è invece un validissimo esempio di gotico messicano, unica concessione al weirdo è la presenza nel finale dello stregone zombie con un mascherone da lebbroso che ricorda tanto un abbozzo di "elephant man", visione decisamente scult ma per fortuna di breve durata.

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