giovedì 24 maggio 2012

THE BEAST OF YUCCA FLATS

(1961)


Se, come me, siete cultori del brutto cinematografico alla sua ennesima potenza, non dovete assolutamente perdervi questa rara perla ad opera di Coleman Francis, il quale, più che regista, ha lavorato come attore o comparsa per autori del calibro di Ray Dennis Steckler o Russ Meyer, tanto per chiarire subito il background da quale proviene il nostro. Intendiamoci, qua siamo lontani anni luce anche da prodotti come Motor Psycho  o Beyond the Valley of the Dolls, persino Plan 9 from Outer Space vi apparirà come un capolavoro di rara bravura filmica al suo confronto. Non a caso, infatti, la star principale  è quel Tor Johnson lottatore di successo che ha intrapreso in quegli anni una disastrosa carriera recitativa proprio grazie a Edward D. Wood Jr., carriera fortunatamente conclusasi grazie all'obbrobrio di cui stiamo parlando. Il film (???) inizia con una tizia che esce dalla doccia con indosso le scarpette ( e già qui dovremmo aver capito che qualcosa non va), si asciuga con calma tanto per far vedere un pò di cosce al pubblico pagante, dopodichè viene subito afferrata al collo e strozzata da due manone. L'assassino la sdraia sul letto (così si vede qualcosa in più sotto le vesti, per il pubblico più esigente), lei nonostante sia morta, muove ancora un poco le dita e tutto finisce lì. Attenzione! perchè questa scena non c'entra assolutamente nulla col resto del film! Infatti si ricomincia dai titoli di testa dove, dietro alle scritte si vedono scene di un aereo che atterra. Il regista, addirittura, tenta un abbozzo di spy story con Johnson in veste di scienziato russo, tale Joseph Javorsky che tiene nella valigetta delle preziosissime foto della luna. Il tutto mentre la voce fuori campo dello stesso regista ci fa due palle così con frasi tipo " Joseph Javorsky, noto scienziato, una vita dedicata al bene dell'umanità!" e così via mentre due cattivissime spie del Kgb lo attaccano sparando con pistole palesemente finte. I personaggi cadono due ore dopo che qualcuno gli ha sparato in pose talmente grottesche da risultare quasi scioccanti! Dopo uno degli inseguimenti automobilistici più lenti della storia del cinema (ma si inseguono o vanno in gita?), lo scienziato finisce nel deserto di Yucca Flats dove si fanno gli esperimenti nucleari, casualmente proprio mentre stanno per gettare una bomba H di prova, così, perchè in America a quei tempi si buttavano le bombe nucleari a due passi da casa tua, senza preavviso e sopratutto senza manco l'ombra di una cinta di sicurezza.
Comunque il nostro Javorsky (Noto scienziato, una vita dedicata ecc.. ecc..) diventa una specie di mostro dal viso sfregiato mentre il narratore fuori campo insiste nel propinarci pistolotti sul progresso e la schiavitù che esso comporta alla popolazione umana.
Iniziano le vacanze (per fortuna c'è il narratore che ci tiene aggiornati) e una coppietta in panne viene assalita dal mostro, al quale le radiazioni danno probabilmente il potere di strozzare le donne con una leggera pressione delle mani sul collo, successivamente la bestia si porta dietro il corpo della ragazza e inizia a baciarsela avidamente mentre si rifugia in una grotta. Finalmente entrano in scena Joe (Larry Aten) e Jim (Bing Stafford) due sbirri dediti alla sicurezza sulla strada sette giorni alla settimana (sempre il solito narratore che ci segue passo passo nella visione altrimenti non capiamo). I due si arrampicano sui baratri del deserto più rigoglioso che ci sia dato di vedere (Ah! Questi americani!) , ritrovano la ragazza che all'inizio respira ancora, ma quando la riportano a valle è ovviamente morta!Intanto un'altra felice famigliola giunge sulla strada, si ferma ad un distributore di benzina dove i due figlioli scoprono che anche i maiali bevono gazzosa e i coyote si tengono al guinzaglio.
Mentre ripartono, la ruota dell'auto si fora e mentre il maritino Hank (Douglas Mellor) cerca di ripararla, i due ragazzini se la svignano. Esortato dalla moglie Hank va a cercarli e finisce nella zona di Yucca Flats delimitata da un filo di ferro manco spinato ed un cartello che lo informa che potrebbero anche infilargli un missile su per il culo da un momento all'altro ma lui fa finta di nulla e prosegue la sua ricerca dei discoli. Frattanto Joe che è un provetto paracadutista (il solito narratore che parla!!!) sale su un aereo con il motto "prima spara poi fai le domande" ma siccome fare domande dall'alto di un aereo è difficile, il buon joe inizia a sparare addosso ad Hank e nonostante la buona mira e l'assenza di riparo, non riesce a farlo fuori. Allora si getta col paracadute, perchè? Per raggiungere Jim a valle, ovvio!
A questo punto i ragazzini si sono persi, il mostro li assale ma Jim, Joe, Hank e alcuni provvidi vicini sparano addosso alla creatura e la fanno fuori. Nonostante questo The Beast continua a rigirarsi per un bel pezzo dopo che tutti se ne sono andati. Gli si avvicina un grazioso leprotto,  Tor Johnson cerca di afferrarlo e finalmente muore. Come si evince dalla storia narrata, siamo di fronte ad un classico la cui bruttezza rasenta il sublime, Tor Johnson è un ciccione lentissimo e goffo e le sue urla sembrano quelle di uno scimpanzè in procinto di eiaculare, per il resto si vedono solo persone che corrono di qua e di là e la fastidiosissima voce narrante che non si astiene un secondo dal farci prediche che manco la Domenica in chiesa...


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