venerdì 11 ottobre 2024

STRIKE COMMANDO (1987)

Regia Vincent Dawn (Bruno Mattei e Claudio Fragasso) 

Cast Reb Brown, Luciano Pigozzi, Cristopher Connelly) 

Parla di “supersoldato disperso nella giungla fa strage di vietcong e russi semplicemente togliendosi la giacca”  

Ah! Che meraviglia i film di propaganda americana degli anni ottanta! Dopo Rambo II e Rocky IV, il modello a stelle e strisce mirava soltanto a mostrarci quanto gli Stati Uniti fossero buoni e potenti, giusti e risolutivi! Ma aspetta un attimo! Qui stiamo parlando di Strike Commando e il regista Vincent Dawn non è per caso Bruno Mattei sotto il suo arcinoto pseudonimo? In aggiunta l’aiuto regista nonché sceneggiatore non è quel Claudio Fragasso (coadiuvato dall’immancabile Rossella Drudi) celebre per il cultissimo Troll 2? Ma allora stiamo parlando di un film di propaganda americana che non è veramente americano ma, anzi, italianissimo! 

Si perché Strike Commando altri non è che l’ennesimo namsploitation girato nelle Filippine dove l’eroico muscoloso soldatone mascellone Ramson (Reb Brown) è un soldato della squadra speciale Strike Commando, sopravvissuto ad una missione suicida e abbandonato nelle foreste del Vietnam. Ovviamente il mascellone è un ammazzasette di proporzioni inaudite, spara a destra e sinistra colpendo sempre a segno senza venir mai scalfitto. Non solo, è anche gentile e premuroso con un gruppo di indigeni locali e fa amicizia con un bambino vietnamita che chiede sempre di raccontargli com’è Disneyland (se non è propaganda questa!) e quando i viet-cong supportati dai russi del crudele Jakoda (Alex Vitale) fanno strage nel villaggio, la sua vendetta sarà spietata.  Esplosioni di modellini a profusione, sparatorie come se non ci fosse un domani, il protagonista che passa il tempo a togliersi e rimettersi la giacca per mostrare quanto è muscoloso, scene copiate da Rambo II, Apocalypse Now e dulcis in fundo si ruba la celebre frase “Io ti spiezzo in due” di Rocky IV modificandola nel più banale “Io ti rompo in due!”. 

Si scopre pure che il Colonnello Radek (Cristopher Connelly) è una spiaccia russa e la vendetta di Ramson prosegue pure dopo la guerra, ai giorni nostri, quando giunge a Manila armato di supermitragliatrice (che normalmente si usa su un cavalletto ma lui la tiene ovviamente con una mano sola) e fa strage negli uffici di Radek, concludendo la sua opera con una bomba a mano in bocca a Jakoda, facendolo letteralmente esplodere in mille pezzi. Che dire, ci lamentiamo che gli americani sono esageratamente autoreferenziali ma in queste cose gli italiani sono ancora più esagerati, lo prova anche il fatto che, non avendone evidentemente abbastanza, si è provveduto a girare anche Strike Commando 2. Imperdibile comunque il bravo Luciano Pigozzi nel ruolo di un medico francese (ovviamente ubriacone). 

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