Cast Reb Brown, Luciano Pigozzi, Cristopher Connelly)
Parla di “supersoldato disperso nella giungla fa strage di vietcong e russi semplicemente togliendosi la giacca”
Ah! Che meraviglia i film di propaganda americana degli anni ottanta! Dopo Rambo II e Rocky IV, il modello a stelle e strisce mirava soltanto a mostrarci quanto gli Stati Uniti fossero buoni e potenti, giusti e risolutivi! Ma aspetta un attimo! Qui stiamo parlando di Strike Commando e il regista Vincent Dawn non è per caso Bruno Mattei sotto il suo arcinoto pseudonimo? In aggiunta l’aiuto regista nonché sceneggiatore non è quel Claudio Fragasso (coadiuvato dall’immancabile Rossella Drudi) celebre per il cultissimo Troll 2? Ma allora stiamo parlando di un film di propaganda americana che non è veramente americano ma, anzi, italianissimo!
Si perché Strike Commando altri non è che l’ennesimo namsploitation girato nelle Filippine dove l’eroico muscoloso soldatone mascellone Ramson (Reb Brown) è un soldato della squadra speciale Strike Commando, sopravvissuto ad una missione suicida e abbandonato nelle foreste del Vietnam. Ovviamente il mascellone è un ammazzasette di proporzioni inaudite, spara a destra e sinistra colpendo sempre a segno senza venir mai scalfitto. Non solo, è anche gentile e premuroso con un gruppo di indigeni locali e fa amicizia con un bambino vietnamita che chiede sempre di raccontargli com’è Disneyland (se non è propaganda questa!) e quando i viet-cong supportati dai russi del crudele Jakoda (Alex Vitale) fanno strage nel villaggio, la sua vendetta sarà spietata. Esplosioni di modellini a profusione, sparatorie come se non ci fosse un domani, il protagonista che passa il tempo a togliersi e rimettersi la giacca per mostrare quanto è muscoloso, scene copiate da Rambo II, Apocalypse Now e dulcis in fundo si ruba la celebre frase “Io ti spiezzo in due” di Rocky IV modificandola nel più banale “Io ti rompo in due!”.
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