Cast Michael Gough, Robin Askwith, Vanessa Shaw
Parla di “nonostante il titolo, non si parla di sesso ma di un mad doctor che riduce in schiavitù giovani capelloni e affetta teste con machete attaccato all’auto”
Già me li immagino i bavosi pipparoli italiani attratti in massa da un titolo che evoca libidinosi incontri saffici, addensati in un cinemino di provincia col patello in mano, sconvolti dalla delusione dopo i primi minuti del film. Non assisteranno infatti alle pratiche erotiche di dolci teenager in calore, in compenso si godono quel mascellone diabolico di Michael Gough che insegue sulla sua limousine attrezzata con machete attaccato ad una portiera (a guisa di biga romana) due ragazze bendate e intrise di sangue. Sfrecciando accanto, l’auto stacca di netto la testa alle due poverelle, che vengono raccolte in un cestino attaccato anch’esso al veicolo (full optional!!!!). Insomma a stò giro i distributori italiani hanno ordito una colossale truffa al pubblico nazionale, trasformando questo horror inglese, condito da robuste dosi di humor e soprattutto di trash, in una sorta di porcellonaggine falsata.
Dopo una serie di dialoghi assurdi i due raggiungono una stazione ferroviaria deserta in cui l’unica presenza umana è un capotreno dagli occhi spiritati che chiede il biglietto due ore dopo che sono scesi dal treno. Raggiunta la clinica la coppia non tarda a scoprire le stranezze del luogo, anzi gliele si sbatte in faccia subito senza preamboli. Una vecchia ipertruccata (la zia di Judy interpretata da Hellen Pollock), un nano bistrattato, un gruppo di guardie del corpo vestite come motociclisti ed il volto perennemente nascosto nel casco, una serie di giovani pazienti lobotomizzati e, dulcis in fundo, l’uomo merda, ovvero uno strano mostro che sembra proprio ricoperto di una bella spalmata di cacca marroncino chiaro. Sfuggito alle maglie del comunismo sovietico ed accanito sostenitore delle teorie pavloniane (come ci viene gentilmente spiegato in un inutile flashback dove non si vede un cazzo), il dottor Storm (interpretato da un Gough decisamente mefistofelico) si diverte a trasformare giovanotti e signorine in zombie obbedienti ai suoi voleri che, scopriremo sul finale, sono puramente sessuali.
Nessun commento:
Posta un commento